Il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace, ha presentato il volume Terra e cibo presso il padiglione della Coldiretti in Expo, in una conferenza insieme a Maurizio Martina (ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali), Roberto Moncalvo (presidente della Coldiretti), Attilio Galimberti (membro della Presidenza Internazionale dell’Ordine Francescano Secolare e della Commissione Interfrancescana Giustizia Pace Integrità del Creato) e Stefano Masini (responsabile ambiente della Coldiretti).
La Chiesa è presente all’Esposizione universale, ha affermato il Cardinale, «perché, come l’ha presentata papa Paolo VI all’Assemblea Generale dell’Onu (1965), è “esperta in umanità”. Si interessa all’intera famiglia umana e al mondo in cui essa vive». La preoccupazione della Chiesa, ha aggiunto Turkson, «è il benessere integrale di ogni persona, di ogni famiglia, di ogni comunità e nazione, dell’intera famiglia umana, una generazione dopo l’altra».
Da molteplici punti di vista: «Abbiamo a cuore le condizioni spirituali delle persone e il loro rapporto con Dio, sì, ma anche il loro benessere e le condizioni per il loro sviluppo integrale e armonioso. A tale sviluppo servono “nutrimento” ed “energia”, i due temi dell’Expo 2015, i due temi sui quali ha lavorato il Pontificio Consiglio, pubblicando i libri Terra e Cibo ed Energia Giustizia e Pace».
Il rapporto tra la Terra e l’uomo, una delle tematiche di Expo 2015, è anche questione centrale dell’Enciclica sull’ambiente che sarà promulgata a breve dal Santo Padre. «La Chiesa non si occupa direttamente di ambiente, ma attira l’attenzione sulla questione – ha spiegato Turkson, incaricato di seguire i lavori di preparazione dell’atteso testo magisteriale di Papa Francesco -. La Chiesa deve accompagnare l’umanità e l’Enciclica andrà in questa direzione: i temi portanti saranno l’ecologia umana e l’ecologia naturale. Nella Bibbia Dio ha creato due cose: la Terra e l’uomo, il giardino e la persona. Non si può amare Dio senza amare ciò che ha creato».
Il Cardinale ha visitato poi il padiglione della Santa Sede: «Non è un padiglione da visitare al volo, ci vuole tempo per riflettere. Ogni fotografia esposta, per esempio, ha una sua storia importante».