In tutte le parrocchie e le chiese italiane, domenica 26 marzo si pregherà per le popolazioni tragicamente colpite dal terremoto che, lo scorso 6 febbraio, ha devastato Turchia centrale e Siria settentrionale, causando 55 mila morti, lasciando senza casa 4 milioni di persone, provocando danni ed effetti negativi a (si stima) 18 milioni di persone. La Conferenza Episcopale Italiana invita i fedeli del nostro Paese a esprimere vicinanza e solidarietà, anche contribuendo generosamente alla Colletta nazionale che intende «rispondere ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate» (vedi qui la locandina).
Gli interventi Caritas
Quanto verrà raccolto durante le Messe del 26 marzo verrà inviato a Caritas Italiana, per incrementare il lavoro di soccorso e di aiuto avviato sin dalle prime ore dopo il sisma, grazie ai 500 mila euro subito resi disponibili dalla Cei. Caritas Ambrosiana collabora attivamente a questo sforzo: non solo ha a sua volta stanziato 100 mila euro per gli interventi umanitari d’urgenza, ma ha immediatamente avviato una raccolta fondi destinata a sostenere un impegno di riabilitazione che durerà anni, e si tiene in costante contatto con gli operatori della rete Caritas presenti nelle regioni terremotate, al fine di definire e orientare al meglio gli interventi emergenziali odierni e gli impegni futuri. Tra questi ultimi, particolare rilevanza avranno:
- il supporto psicologico individuale per far fronte ai traumi vissuti;
- l’inclusione sociale di soggetti vulnerabili e la ricostruzione dei legami comunitari;
- la riparazione e la ricostruzione di abitazioni e di strutture socio-educative e comunitarie;
- l’avvio e la ripresa di attività economiche a gestione familiare, per favorire autoimpiego e occupazione.
Per illustrare la situazione attuale, e cominciare a delineare le prospettive di lavoro a lungo termine, Caritas Ambrosiana ha organizzato per mercoledì 29 marzo (alle 21) il webinar «Ricostruire il domani», che proporrà in diretta la testimonianza di operatori ambrosiani e italiani presenti nelle regioni terremotate, o che le hanno visitate. La partecipazione al webinar è libera; lo si può seguire a questa pagina.
In Turchia
Riguardo alle azioni effettuate sinora, in Turchia (vedi qui le slides) la rete Caritas Internationalis sta operando in particolare nelle aree di Hatay, Iskenderun e Mersin. Sul fronte dell’aiuto alimentare, anche a marzo è proseguita la distribuzione di pasti caldi (3-400 al giorno) a persone ospitate in campi con tende o in altri ripari di emergenza; sono stati erogati anche quasi 28 mila kit alimentari ed è stata rifornita un’ong locale che distribuisce pasti. La distribuzione ha riguardato anche 18 mila kit per l’igiene, e poi coperte, indumenti, guanti, pannolini e medicinali a migliaia di persone, e persino tende e stufe. Alcune tende e alcuni insegnanti volontari hanno consentito a decine di studenti sfollati di riprendere le attività scolastiche. Si stanno infine effettuando valutazioni per concentrare gli interventi futuri in determinate località, anche considerando i bisogni più acuti che caratterizzano i tanti profughi (siriani, iracheni, iraniani, afgani, pakistani ecc), presenti nella provincia di Hatay.
In Siria
In Siria, Paese che contava già 6 milioni di sfollati interni (molti dei quali nell’area colpita dal terremoto) e altri milioni di rifugiati all’estero, a causa della guerra civile scoppiata nel 2011, la Caritas nazionale, supportata dalla rete internazionale Caritas, ha proseguito gli interventi di sostegno delle tante parrocchie che hanno accolto nelle loro strutture famiglie rimaste senza casa e a favore degli sfollati concentrati in scuole, moschee, palestre e campi spontanei, distribuendo alimenti, acqua, materassi, coperte, kit per l’igiene (vedi qui le slides). Nel frattempo, oltre ad aver già messo a punto progetti bilaterali con singole Caritas nazionali di quasi 20 paesi del mondo (tra cui Caritas Italiana), Caritas Siria sta per emettere un nuovo Appello di emergenza da 4 milioni di euro e della durata di un anno, per finanziare ulteriori interventi d’aiuto e l’inizio della ricostruzione. I progetti bilaterali si svilupperanno soprattutto nelle aree di Aleppo, Lattakia e Hama; l’Appello, diffuso tramite il network Caritas Internationalis, prevederà che le azioni vengano concentrate soprattutto nella regione di Lattakia.
Come sostenere la raccolta fondi
- CON CARTA DI CREDITO ONLINE: www.caritasambrosiana.it
- IN POSTA C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano
- CON BONIFICO C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
Causale: Terremoto Turchia-Siria 2023 / Le offerte sono detraibili fiscalmente
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