Sarà una mattinata di riflessione e memoria, quella che si svolgerà sabato 4 maggio, dalle 10 alle 13, presso il Centro Nocetum in zona Corvetto (via San Dionigi 77), per ricordare suor Ancilla Beretta, figura molto nota nella Chiesa non solo ambrosiana (vedi qui la locandina). Il seminario fa parte de «I Workshop della Rigener-Azione» dell’Università Cattolica di Milano all’interno di un progetto nazionale per raccontare ai cittadini processi e progetti di rigenerazione, cura, educazione.
Non a caso il titolo dell’assise – «Nuove profezie per la città. Suor Ancilla Beretta donna dell’ecologia integrale» – richiama il senso dell’impegno di tutta la vita della religiosa, nata il 12 maggio 1937 in Brianza, ispiratrice del Centro Nocetum, insignita dell’Ambrogino d’Oro nel 2011 e scomparsa il 20 ottobre 2022. Ritiratasi in preghiera a Chiaravalle nel 1984, dopo diversi anni trascorsi nella Congregazione delle Suore Domenicane, nel 1986 era entrata a far parte dell’Ordo Virginum, consacrata dal cardinale Carlo Maria Martini, suo punto di riferimento spirituale. Due anni dopo aveva iniziato a frequentare la chiesetta dei Santi Giacomo e Filippo, oggi cuore del Centro Nocetum, trasformando l’area in un luogo di accoglienza e spiritualità. Era il 1999 quando occupò Cascina Corte San Giacomo, da molto tempo in stato di abbandono accanto alla chiesa, dando avvio a un cammino di rinascita.
Molte le voci qualificate che interverranno al convegno, aperto dal saluto di benvenuto della presidente del Centro, Gloria Mari, e dai videomessaggi dell’Arcivescovo e del sindaco Beppe Sala. Tutto per approfondire, da diversi punti di vista e angolazioni, le tante peculiarità della personalità di suor Ancilla e del suo lavoro a favore dei più disagiati. Come quando nel 2005 – rimane indimenticabile dopo quasi vent’anni – ospitò per 40 giorni nella chiesetta di Nocetum 70 mamme e bambini scampati all’incendio del campo rom di via San Dionigi.
«A circa due anni dal suo ritorno alla Casa del Padre, in molti abbiamo sentito la necessità di ricordare la figura esemplare, ma molto autentica, anche nelle fragilità, di una donna interprete di un cambiamento per la città di Milano, in quella logica dell’ascolto del grido della terra e dei poveri, spesso ripresa da papa Francesco – spiega Gloria Mari, sua prima e strettissima collaboratrice -. Ci resta l’eredità di chi ha saputo leggere i segni dei tempi e ha agito di conseguenza, come esempio di rigenerazione. Scriveva nel 2007, precorrendo l’Enciclica Laudato si’: “Quando abbiamo iniziato a pregare a Nosedo la situazione presentava un notevole degrado, sia sociale sia ambientale; la Parola di Dio ci ha guidato a vedere, comprendere e, quindi, ad agire di conseguenza. Per questo è nata Nocetum, che cerca di prendersi cura dell’uomo nella sua integrità, cioè della sua anima, del suo corpo e dell’ambiente in cui vive”».