È possibile parlare di «speranza» nel mondo della giustizia, delle leggi, delle pene e del carcere? I giovani dell’Azione cattolica ambrosiana si confronteranno su tutto questo con la professoressa Marta Cartabia, docente di Diritto costituzionale all’Università Bocconi, prima donna a presiedere nel 2019-20 la Corte Costituzionale, e poi ministro della Giustizia nel 2021-22 con il Governo Draghi quando firmò una riforma della giustizia penale che porta il suo nome. L’iniziativa è fissata per mercoledì 19 febbraio alle 19 con un aperitivo d’accoglienza presso la parrocchia di Santa Maria del Rosario (via Solari 22 – Mm2 Sant’Agostino o Porta Genova) a Milano, cui seguirà l’incontro vero e proprio alle ore 20.
«Siamo molto contenti che la professoressa Cartabia abbia accettato il nostro invito – dice Sara Brambilla, responsabile diocesana dei Giovani di Azione cattolica milanese -. Ci aspettiamo di conoscere una persona che ci parlerà del lato umano della giustizia e dell’importanza dell’interrogarsi sul senso delle leggi. Siamo poi particolarmente interessati ad ascoltare quali sono i principi della giustizia riparativa introdotti dalla riforma Cartabia e anche come vive la sua fede nella dimensione pubblica una donna che ha ricoperto incarichi istituzionali così importanti. Di tutto questo vorremmo dialogare con lei».
L’appuntamento fa parte del percorso formativo diocesano che l’Ac propone ai giovani dai 20 ai 30 anni (non solo i soci, ma chiunque desideri è il benvenuto) che consiste in sei serate, un mercoledì al mese, dal titolo «La speranza divampa», una citazione del Signore degli anelli, spiega la responsabile di Ac, che richiama anche il tema del Giubileo 2025: «Finora gli incontri sono andati molto bene dal punto di vista del numero dei partecipanti e dell’interesse che hanno suscitato – afferma Sara Brambilla -. Per il primo incontro abbiamo invitato Gemma Capra, la moglie del commissario Calabresi, che ci ha raccontato come vive la speranza nel percorso che l’ha portata a perdonare gli assassini di suo marito. Poi abbiamo ospitato l’insegnante e scrittore Marco Erba e quindi don Dante Carraro, responsabile della Ong Medici con l’Africa Cuamm. Altri ospiti verranno nelle prossime serate, che proseguono fino a maggio». Il titolo degli incontri è stato scelto, spiega Brambilla, «perché vorremmo che le scintille dateci dai testimoni che ascoltiamo poi riuscissero a propagarsi all’interno della vita di ogni giovane che condivide con noi il percorso o anche solo una singola serata. Ci prepariamo così a partecipare da “Pellegrini di speranza” al Giubileo dei giovani che si terrà a Roma in estate».
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