Ha un nome molto suggestivo, «SOLEdarietà», la Comunità di energia rinnovabile e solidale (Cers) che nasce – fra le prime a Milano – nel quartiere di Greco e che coinvolge Caritas Ambrosiana e la comunità pastorale Giovanni Paolo II (formata dalle parrocchie di Santa Maria Goretti e San Martino in Greco). Il progetto, dal costo di 270 mila euro, è promosso nell’ambito di «Comunità energetiche solidali», iniziativa ad alto impatto sociale nata dalla collaborazione tra Fondazione Banco dell’energia (ente filantropico che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere progetti legati all’efficientamento degli edifici del terzo settore per promuovere il risparmio energetico), ed Edison, che ha finanziato e fornito il supporto tecnico. Prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto del Refettorio Ambrosiano, in piazza Greco, e sulla chiesa e la casa parrocchiale di Santa Maria Goretti, in via Melchiorre Gioia. I due impianti hanno una potenza complessivo di circa 100 kWp e si stima produrranno 107 MWh di energia.
Refettorio e parrocchie (oltre ad altre realtà Caritas in zona, ovvero il Rifugio di via Sammartini e il centro diurno “Bassanin – La Piazzetta”) potranno avere non solo un risparmio notevole in bolletta, grazie all’autoconsumo, ma beneficeranno anche degli incentivi per la vendita in rete dell’energia non consumata. Inoltre i tre soggetti, tramite la creazione della Comunità energetica, beneficiano degli ulteriori incentivi messi a disposizione delle Cer.
Il risparmio economico, che si stima potrebbe ammontare a circa 13 mila euro annui, alimenterà un fondo che permetterà di realizzare progetti interessanti, tutti nel solco della tutela e dell’educazione ambientale e della lotta alla povertà energetica che – come ha sottolineato Laura Colombo, Segretaria del Banco energia, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto – è diventata un problema sempre più urgente dopo la pandemia e l’inizio della guerra in Ucraina. Parte del fondo sarà infatti destinato alle persone in povertà energetica seguite dai Centri di ascolto Caritas delle due parrocchie, grazie anche al supporto dei Ted (Tutor energia domestica), figure che supportano le famiglie in difficoltà “insegnando” loro anche come risparmiare.
Secondo Ugo Pavanello, diacono della comunità pastorale Giovanni Paolo II che ha seguito fin dall’inizio il progetto, «con questa iniziativa abbiamo colto tre opportunità. La prima, non la più importante, ma sicuramente significativa, è quella del risparmio energetico derivato dell’autoconsumo sui conti delle due parrocchie, che hanno situazioni sempre delicate. La seconda è un’ulteriore forma di aiuto ai poveri del quartiere: noi gestiamo tra le 60 e le 80 famiglie con varie iniziative e quello della povertà energetica è un tema che potremo affrontare con sempre maggiore incisività, anche grazie a quello che ricaveremo dagli incentivi della Comunità energetica. E poi, ultimo ma non meno importante, ci mettiamo nel solco della Laudato si’ cercando di coniugare ecologia e solidarietà, secondo le indicazioni di papa Francesco. È una piccola iniziativa, ma è la prima a livello di enti ecclesiastici e questo ci rende molto orgogliosi».
Anche Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, sottolinea la soddisfazione per il progetto: «Abbiamo voluto rispondere all’appello lanciato dalla Settimana sociale di Taranto, nel 2021, che chiedeva a ogni parrocchia di costituire una propria Comunità energetica. “SOLEdarietà” è la prima Comunità energetica nella Diocesi di Milano, ma ce ne sono altre che stanno camminando in questa direzione. È un modo per dare un contributo come Chiesa alla custodia del Creato e, contemporaneamente, per rimuovere alcune delle cause di povertà, coniugando, secondo quanto indicato dalla Laudato si’, l’aspetto ambientale e quello sociale, la giustizia e la cura del creato». Perché, ha aggiunto Gualzetti, «fare comunità energetica significa non solo produrre energia in modo più pulito e distribuirla in modo più razionale, e non solo dare una mano a chi fatica a pagare le bollette e le utenze. Significa provare a rendere più coesi e dunque vivibili un quartiere e una città, facendo delle battaglie ambientali un’occasione per ridurre, e non acuire, le diseguaglianze sociali». Un tentativo che la presenza del Refettorio Ambrosiano incarna nel quartiere di Greco già da diversi anni.