Una pluralita’ di finalita’ per la visita del card.Scola a Seregno. Una legata al passato, celebrare il duecentesimo anniversario della nascita del Patriarca Paolo Angelo Ballerini, nominato Arcivescovo di Milano nel 1859 ma impedito a prendere possesso della Diocesi; l’altra piu’ attuale, dare avvio alla Comunità pastorale cittadina, intitolata a S.Giovanni Paolo II, che ebbe un’intensa relazione di amicizia con Seregno gia’ come Arcivescovo di Cracovia.
Il contatto con la realtà seregnese è avvenuto all’Oratorio S.Rocco, struttura che celebra i 150 anni di vita e che rappresenta uno dei centri vitali di quella “comunità educante” che è protagonista della Nota pastorale di quest’anno. Qui i ragazzi, i giovani, gli educatori, i catechisti ma anche i genitori e gli allenatori dello sport -la comunita’ educante appunto- hanno accolto l’Arcivescovo. Il cardinale ha sottolineato come l’oratorio resta un luogo fondamentale di apertura verso tutta la realtà circostante, dove si vivono tutti gli aspetti della vita umana, dove le generazioni crescono solide dal punto di vista umano. Ai ragazzi, ma anche agli adulti "che sono i primi educatori e devono coinvolgersi con la vita degli oratori" ha affidato questa domanda: "chiedetevi sempre che cosa c’entra Gesù con ogni aspetto della vostra vita, dall’andare a scuola alla malattia di un vostro caro".
Al termine dell’incontro, in processione l’Arcivescovo ha raggiunto la Basilica S.Giuseppe per la celebrazione dell’Eucarestia, accompagnato dal vicario di zona mons.Patrizio Garascia, l’abate degli Olivetani Dom Tiribilli e da venti sacerdoti oltre alle tre confraternite cittadine.
Alla messa erano presenti il sindaco Giacinto Mariani e la vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, Giuliana Colombo.Nell’omelia il cardinale si e’ lasciato guidare dalle letture e dalla domenica dedicata all’ esaltazione della Croce, insistendo sulla centralita’ della croce nella vita del cristiano. Con le parole di papa Benedetto ha quindi ricordato come la contemplazione del crocifisso ha una straordinaria efficacia perche’ ci fa passare dall’ordine delle cose pensate all’ordine delle cose vissute. A proposito poi della neocostituita Comunità pastorale cittadina, l’ha indicata come "modello significativo per la chiesa ambrosiana".
Al termine della celebrazione, sul pronao della basilica, davanti ad una piazza gremita di fedeli che avevano seguito la celebrazione sul maxi schermo, ha liberato una coppia di colombe come simbolo di buon auspicio per l’avvio del cammino della comunità pastorale cittadina.
Il caso Ballerini diventò uno dei maggiori motivi di conflitto fra il Regno d’Italia e la Santa Sede. Contesa risolta nel 1867 con l’accettazione da parte di Pio IX delle dimissioni di Ballerini, cui successe alla guida della Diocesi Luigi Nazari di Calabiana. Acquisito il titolo di Patriarca latino di Alessandria d’Egitto, Ballerini si trasferì a Seregno nel 1868. In quello che definì “silenzio attivo”, favorì l’arrivo delle Adoratrici Perpetue del Ss.Sacramento e dei monaci Olivetani. Partecipò al Concilio Vaticano I e si dedicò all’edizione dell’Opera Omnia di S.Ambrogio. Morto il 27 marzo 1897, le spoglie sono conservate nella Basilica S.Giuseppe a Seregno, dove ancora oggi è viva la sua fama di santità.
Con la sua giornata seregnese, l’Arcivescovo ha “inaugurato” la Comunità pastorale cittadina, compimento del cammino che nel 2008 aveva dato vita alla CP S.Luca con tre parrocchie e l’anno successivo alla CP Maria Madre della Chiesa con le altre tre. Sei parrocchie insieme, per circa 46.500 abitanti, e una presenza articolata sul territorio: 5 scuole parrocchiali dell’infanzia, 3 primarie e 3 secondarie di primo grado, 3 secondarie di I grado, 2 secondarie di II grado fra cui un Collegio Arcivescovile. Una realtà fatta di 21 sacerdoti, tra cui 6 residenti con incarichi pastorali , un diacono e diversi consacrati e consacrate in 7 comunità religiose. Numerose le opere sociali con i centri Caritas, un Consultorio interdecanale per la Famiglia, una mensa per i poveri. Una realtà arricchita dalla presenza di tre altre confessioni cristiane.
L’anniversario del Patriarca Ballerini è stato celebrato con una mostra ed altre iniziative in cinque giornate che si concluderanno sabato 20 settembre con un concerto dell’associazione “Ars Cantus” alle ore 21 in Basilica.