Da Il Segno di marzo
Come vivono i preti anziani? Dove vivono? Cosa fanno? Sono queste le domande cui cerca di rispondere la storia di copertina del mensile diocesano Il Segno di marzo. È vero che a 75 anni danno le dimissioni, ma molti di loro continuano a darsi da fare come possono, nonostante l’età e gli acciacchi. Perché restano preti fino alla fine. Non sono pochi: ben 468 (quasi il 30%) degli ambrosiani sono over 75, tra loro anche due centenari.
Chi può rimane ad abitare in casa propria, accudito da familiari o da una badante in caso di necessità, a volte pure di notte. Nelle situazioni più gravi o con patologie invalidanti, i preti vengono ricoverati in strutture ad hoc, una fra tutte la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove il reparto San Vincenzo è riservato a una decina di sacerdoti, ma con la ristrutturazione di una nuova ala i posti raddoppieranno presto.
Se nessuno si prende cura di un sacerdote anziano o malato, interviene la Fondazione Opera aiuto fraterno (Oaf) della Diocesi che ha già collocato 43 preti in Rsa (Residenze socioassistenziali) e 46 li accudisce a domicilio. Una parte di loro, spiega don Massimo Fumagalli, referente della Fondazione, «viene seguita da medici e specialisti con il supporto di parenti, amici, parrocchiani volontari. In alcuni momenti arrivano talmente tante richieste che non sappiamo dove collocare i sacerdoti malati».
Tra gli aspetti più delicati, sia per chi vive in casa sia ospite in strutture, c’è quello relazionale e il rischio solitudine; qualcuno riceve ancora visite dagli ex parrocchiani, altri dai parenti, ma chi ha imparato a usare il computer si collega a distanza o invia mail a gruppi di amici o confratelli. È il caso di don Mario Marangoni (82 anni), che mantiene vive le sue relazioni anche oltre i confini diocesani. Mentre don Pier Michele Trovero (90 anni quasi compiuti) vive in appartamento con una badante rumena, ma riesce ancora a celebrare la Messa al Santuario mariano di Garegnano.
La vocazione del prete non si spegne con l’età, in tutti c’è l’orgoglio di una vita dedicata agli altri e il desiderio di non finire i loro giorni in solitudine.