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Intervista

Seminario, una “barca” ospitale per la navigazione della vocazione

Domenica 22 settembre la Giornata diocesana. Il rettore don Enrico Castagna riflette sul tema («Alzati, invoca il tuo Dio!») e sulle sperimentazioni recentemente avviate nel cammino formativo: «L'inizio è stato promettente, stiamo raccogliendo buoni frutti»

di Ylenia SPINELLI

17 Settembre 2024
Il Seminario di Venegono

Una delle prime ricorrenze all’inizio del nuovo anno pastorale è la Giornata per il Seminario, che si festeggia domenica 22 settembre. Un’occasione per sensibilizzare le comunità della Diocesi sull’importanza del nostro Seminario, luogo in cui i seminaristi condividono un cammino di discernimento e formazione verso il sacerdozio.

Un’opportunità anche per rileggere la propria vocazione e per diventare più sensibili a quelle domande e germi di vocazione che emergono nel cuore di molti giovani delle nostre comunità, come sottolinea don Enrico Castagna, rettore del Seminario di Milano.

Il motto della Giornata per il Seminario di quest’anno, «Alzati, invoca il tuo Dio!», è tratto dal Libro di Giona. Quale messaggio veicola?
Sarà anche il motto della Missione vocazionale che i seminaristi del Quadriennio vivranno a Legnano dal 25 al 30 ottobre. Ciò che colpisce del Libro di Giona è che proprio il profeta non ritenga apprezzabile la chiamata di Dio. Questa provocazione non dovrebbe lasciarci indifferenti: e se a tirarsi indietro fossero proprio coloro (educatori, genitori, preti, “adulti nella fede”) da cui ci si aspetterebbe la testimonianza del Dio della misericordia? Se le circostanze della vita e della storia affievolissero nei credenti e nelle comunità cristiane la fiducia nella sorgente buona di ogni cosa? Se prevalessero rancori e lamentazioni? Nel suo Messaggio (leggi qui) l’Arcivescovo allude a tutto ciò e invita a edificare comunità che siano imbarcazioni ospitali per la navigazione vocazionale della vita, ambienti nei quali si incontri Gesù e si sia introdotti a quella preghiera «che non mette al riparo dai pericoli. Piuttosto offre buone ragioni e forza sufficiente per affrontarli».

Che cosa caratterizzerà la vita del Seminario?
Siamo nel secondo anno di quel triennio in cui è previsto che si sperimenti una certa riconfigurazione della vita del Seminario diocesano. È possibile già dire che nello scorso anno una maggiore unità delle due tradizionali comunità (Biennio e Quadriennio) è risultata propizia; non si sono perse le specificità delle tappe e, nel contempo, in una comunità più ampia, ogni passo ha potuto godere di possibilità relazionali e di una ricchezza di proposta più adeguate. Continua anche la sperimentazione che si riferisce al primo anno della Tappa configuratrice: i seminaristi di terza Teologia vivono in piccole fraternità inserite in una parrocchia e si recano in Seminario per la scuola teologica e altri momenti formativi. Nello scorso anno si sono raccolti frutti buoni da questa proposta, sia in riferimento alla necessità di mettersi in gioco e verificarsi in una situazione diversa, sia in riferimento all’educarsi a condividere e collaborare in modo più stringente, sia in riferimento a una testimonianza reciproca fra seminaristi e fedeli delle comunità ospitanti. Quest’anno l’unica fraternità di terza Teologia, composta da tre seminaristi, vivrà a Lurate Caccivio.

Festa dei Fiori 2023
Il rettore del Seminario don Enrico Castagna

La scuola teologica a Venegono continuerà a essere frequentata anche dai seminaristi della Diocesi di Como?
Si è cominciato con i seminaristi di prima e seconda Teologia, nel giro di pochi anni tutte le classi dei seminaristi di Como verranno a Venegono, al mattino, per le ore di scuola. L’inizio è stato promettente e anche l’inserimento nel corpo docenti di Venegono di alcuni professori di Como è risultata positiva. A proposito di relazioni fra Diocesi, vi è da molti anni un Coordinamento dei formatori dei Seminari Lombardi (con Lugano e il Pime) che favorisce momenti di studio e di fraternità fra gli educatori di questi seminari.

Grande importanza hanno anche i percorsi vocazionali proposti dal Seminario. Ne vuole ricordare alcuni?
Il sito del Seminario e la rivista La Fiaccola riportano le varie proposte e possibilità. Vorrei alludere, invece, a un aspetto che non sempre mi pare noto ai presbiteri e a quanti accompagnano giovani in Seminario. I documenti ecclesiali di questi ultimi decenni hanno dato più rilevanza alla Tappa Propedeutica, ai cammini di accompagnamento che precedono l’ingresso nella comunità del Seminario. Tali percorsi propedeutici oggi sono più distesi nel tempo e prevedono proposte diversificate perché il candidato possa conoscersi ed essere conosciuto. L’idea che bastino pochi colloqui «e poi si vedrà all’interno della vita del Seminario» non è più attuale. Ci sono passi di maturità e disponibilità che vanno propiziati e verificati già nel cammino precedente.

I numeri

Il Seminario di Venegono Inferiore, imponente struttura della fine degli anni Venti del secolo scorso voluta dal cardinale Schuster, ospita quest’anno 54 seminaristi: 15 nella comunità del Biennio e 39 in quella del Quadriennio. In 7 cominceranno il cammino in questa settimana. Per accompagnare i neoseminaristi in questa nuova avventura, sabato 21 settembre a Venegono, a partire dalle 17, è in programma una serata di preghiera, testimonianze e festa, insieme ai loro amici e alle loro comunità di origine. Sabato 5 ottobre verranno invece ordinati 11 diaconi, in attesa dell’ordinazione presbiterale del prossimo 7 giugno nel Duomo di Milano. Il motto che i candidati hanno scelto - «Consacrali nella verità» (Gv 17,17) - è tratto dalla “preghiera sacerdotale” che Gesù rivolge al Padre, la sera prima della sua Passione, mentre è nel cenacolo con gli apostoli.