«At-tratti da Te». Si ritroveranno richiamati da questo slogan significativo le scuole di ispirazione cattolica del Decanato Cagnola-Gallaratese-Quarto Oggiaro, sabato 16 settembre alle 17.30, all’Arena civica di Milano, per una Messa di inizio anno presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini.
Una scelta di comunione tra scuole del Decanato, che risponde all’invito della Diocesi a fare rete tra realtà educative, e anche un’occasione, per le realtà cattoliche che operano nello stesso terreno dell’educazione, di testimoniare la propria identità: così esplicita il significato dell’appuntamento il professor Stefano Cicognani, direttore del “Don Bosco Village School” di via Mac Mahon. L’istituto, che fa parte della famiglia dei Cooperatori salesiani (laici che si ispirano al modello educativo di don Bosco) è il più popoloso del Decanato, con le sue classi che vanno dalle medie ai licei delle Scienze umane e Scientifico-sportivo.
Ma all’Arena ci saranno anche alunni, insegnanti e genitori di tutte le otto scuole cattoliche e paritarie, tra le quali “Regina Carmeli”, “Beata Vergine”, “Maria Consolatrice”, “Giovanni XXIII” e quella delle Suore Francescane di Garegnano. Insieme, circa 1300 ragazzi. «Ci ritroveremo per affidarci, per ringraziare, per guardare ancora una volta in Alto e sentirci attratti dal Bene», sottolinea Cicognani, che spiega la scelta del titolo: «“At-tratti da Te” indica la meta, che è Cristo, ma può essere anche letto come “a tratti”, ovvero a piccoli passi, che sono quelli del cammino educativo. Pensiamo che l’Arcivescovo vorrà sottolineare agli insegnanti la preziosità della loro missione e della loro testimonianza, e che ai ragazzi indichi negli insegnanti stessi qualcuno che “fa segno”, che può cioè essere un punto di riferimento nel processo di crescita».
Affermare l’identità
Appuntamento tradizionale a inizio anno per le scuole che si rifanno al modello salesiano, la Messa all’Arena potrà allo stesso tempo essere anche un’ulteriore occasione rendere evidente, anche per i genitori, l’identità e il ruolo educativo delle scuole paritarie, auspica il professore.
Ma fin d’ora Cicognani “promuove” le famiglie dei suoi ragazzi: «in un momento che è anche di calo demografico noi non abbiamo registrato una riduzione dei numeri». E se la ricerca delle famiglie non punta immediatamente a un’educazione orientata in senso cristiano, «c’è certamente la volontà di dare ai propri figli un accompagnamento educativo», sottolinea il docente. E in effetti Cicognani spiega che, se da un lato riscontra nei genitori una certa fragilità nell’approccio educativo, dall’altro non c’è certamente chiusura alla proposta che arriva dalla scuola: «Noto anzi una grande generosità e attenzione delle famiglie a tutte le iniziative di carità e di formazione che proponiamo, e una disponibilità alle proposte di senso, a interrogarsi sulle cose importanti».
Le occasioni di crescita per i ragazzi del “Don Bosco Village” vanno del resto ben al di là del percorso curriculare, con esperienze nelle favelas di San Paolo in Brasile o nei campi di lavoro Caritas in Italia, per fare solo alcuni esempi. Ci sono, dunque, tutte le premesse per iniziare con rinnovata fiducia ed entusiasmo il nuovo anno, sapendo che «sentirsi attratti dal Bene» non rimarrà solo uno slogan.