Si terrà martedì 31 gennaio, dalle 10 alle 14, nel Seminario di Venegono, l’incontro tra l’Arcivescovo e il clero della Zona pastorale di Varese. Il tema affrontato, «Quale presbiterio stiamo diventando», in realtà ha già avuto una fase preparatoria. I Decanati, spiega infatti il Vicario episcopale monsignor Franco Agnesi, «hanno lavorato durante l’anno con una scheda predisposta dalla Formazione permanente del clero». E aggiunge: «Abbiamo lavorato con molta profondità e sincerità, individuando aspetti di fatica, del non sentirci preti da soli, ma di essere presbiterio, non solo perché lavoriamo insieme e andiamo d’accordo, ma perché ci aiutiamo, sosteniamo la fede l’uno dell’altro, affrontiamo situazioni di discernimento pastorale che oggi ci sono richieste in modo particolare».
All’incontro con il cardinale Angelo Scola sono invitati i preti, i diaconi e i religiosi che hanno compiti pastorali nelle comunità. Nella Zona di Varese ci sono in tutto 235 parrocchie, 36 Comunità pastorali già avviate e altre 4 che si stanno costituendo. I preti sono 286 (di cui 92 sopra i 75 anni) così suddivisi: 258 presenti nelle parrocchie, 9 cappellani in ospedali, 19 nelle case di riposo; a questi si aggiungono due diaconi transeunti e 25 pemanenti. Inoltre sul territorio sono presenti 8 comunità religiose maschili e 60 femminili.
«L’incontro di martedì sarà un dialogo – spiega Agnesi -. All’inizio sono previsti quattro interventi di preti scelti per diversità di età, ministero ed esperienza, che presenteranno ognuno una parte della scheda. Uno interverrà sul tema del presbiterio come elemento essenziale per la riforma del clero; un altro sul tema della vita come vocazione e come questa si riflette nel cammino presbiterale; un terzo dirà come il pensiero di Cristo ci aiuta a leggere il tempo che viviamo e come il ministero stesso rigenera la fede; l’ultimo interverrà sulla responsabilità del prete e la promozione dei carismi, doni alla comunità».
La parola passerà poi all’Arcivescovo che interverrà alla luce di quanto ascoltato. A seguire ci sarà più di un’ora di tempo riservata agli interventi personali dei partecipanti, quindi il cardinale Scola interverrà ancora e concluderà i lavori. L’ultimo quarto d’ora è riservato a un intervento di don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali, che spiegherà come prepararsi alla visita del Papa.