Nasce il 15 settembre 1858 a Strasburgo, in Alsazia, da una famiglia nobile, il cui motto è "Mai indietro". Ha una sorella, Maria, di tre anni più giovane. I genitori muoiono uno dopo l’altro nel 1864. Nel 1876 entra all’Accademia militare di Saint Cyr. Per Charles inizia un periodo della sua vita caratterizzato da eccessi di ogni genere, tanto che nel 1878 eredita dal nonno una grande fortuna che dilapiderà presto. A scuola conduce una vita goliardica, caratterizzata da molteplici gesti di indisciplina e di eccentricità (si traveste da mendicante). Allo stesso tempo disegna e approfondisce la sua cultura leggendo molto. Diventato un militare viene inviato in Algeria. Nel 1882, sedotto dall’Africa del nord, lascia l’Esercito e si installa ad Algeri per preparare scientificamente un viaggio di esplorazione in Marocco. Studia l’arabo e l’ebraico. Nel 1885 riceve la medaglia d’oro dalla Società Francese di Geografia per Il viaggio di esplorazione del Marocco.
Nel 1886 rientra in Francia, pubblica un libro sui suoi viaggi in Marocco e Algeria e inizia a vivere in modo sobrio, come un asceta. Si interroga sulla vita interiore e sulla spiritualità. Entra nelle chiese e continua a ripetere una strana preghiera: «Mio Dio, se esisti, fa’ che ti conosca». Nell’ottobre del 1886 entra nella chiesa di Sant’Agostino a Parigi per chiedere a padre Huvelin (conosciuto tramite una cugina) delle lezioni di religione. Padre Huvelin gli chiede di confessarsi e di comunicarsi immediatamente. Di quel periodo Charles scriverà: «Non appena ho creduto che Dio esisteva, ho capito che non potevo vivere se non per lui…».
Inizia un periodo di riflessione, si reca in Terra Santa, lascia alla sorella tutti i suoi beni e partecipa a diversi ritiri per cercare un ordine religioso nel quale entrare. Si sente chiamato a vivere «la vita nascosta dell’umile e povero operaio di Nazareth» e la trappa gli sembra il luogo più adatto. Il 15 gennaio 1890 entra nella trappa di "Notre Dame des Neiges" in Francia. Ma non gli basta. Sei mesi dopo parte per una trappa molto più povera in Siria, ad Akbes. Sette anni dopo lascia la trappa e va vivere a Nazareth dove lavora come domestico delle Clarisse e abita in una capanna nel loro giardino. Vi resta tre anni, durante i quali pian piano le Clarisse e il suo confessore, padre Huvelin, lo convincono ad abbracciare il sacerdozio.
Il 9 giugno 1901 viene ordinato prete. Nel settembre dello stesso anno parte per l’Algeria e va a vivere a Beni-Abbes dove costruisce un eremo per fondare una fraternità di monaci. Lì inizia a visitare e conoscere i Tuareg: impara la loro lingua e per loro scrive un catechismo e comincia a tradurre il Vangelo. Nel gennaio 1908 esausto per i lunghi viaggi nel deserto, si ammala e sfiora la morte. I Tuareg lo salvano condividendo con lui il poco latte di capra che resta in un periodo di grande siccità. Charles si sente impotente, dipendente dai suoi vicini… Capisce che l’amicizia, l’amore dei fratelli passano attraverso lo scambio, la reciprocità.
Dal 1909 al 1913 si reca tre volte in Francia per presentare il suo progetto dell’ "Unione dei fratelli e delle sorelle del Sacro Cuore", un’associazione di laici per l’evangelizzazione dei popoli. Nel 1915 inizia un periodo di scontri e saccheggi nell’area dove vive, costruisce anche un fortino per dare alla popolazione locale un luogo dove rifugiarsi. Il 1° dicembre 1916 un gruppo di Tuareg, che non sanno chi sia, lo catturano e lo legano. Durante il saccheggio arrivano due meharisti (soldati alle dipendenze dei francesi). Nella confusione che si crea parte un colpo e fratel Charles viene ucciso. Il suo corpo viene sepolto nel fossato che circonda il fortino.