Centovent’anni fa, precisamente il 30 novembre 1904, fu consacrata la chiesa di Sant’Andrea a Milano, erede della preesistente chiesa di San Rocco e intitolata così per onorare il beato arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, che aveva sostenuto anche economicamente la costruzione del nuovo edificio sacro.
Progettata dall’architetto Cesare Nava, la chiesa, all’incrocio tra le vie Crema, Piacenza e Giulio Romano, ancora oggi si rende visibile e accogliente e si appresta a festeggiare, appunto, il centoventesimo anniversario.
L’Arcivescovo in visita
Il programma di Sant’Andrea in festa ha il suo inizio venerdì 29 novembre, alle 21, con la Messa solenne presieduta dall’arcivescovo monsignor Mario Delpini e concelebrata dai sacerdoti che hanno svolto il ministero in parrocchia.
Domenica 1° dicembre, alle 11.30, l’Eucaristia sarà presieduta invece da don Desiderio Vajani, nativo di Sant’Andrea, il quale ha a sua volta un anniversario significativo da ricordare: il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale. Tutti i cooperatori della parrocchia, storici e attuali, sono stati invitati alla celebrazione e al pranzo che la seguirà.
Due concerti d’organo
Due concerti sotto il titolo Laudate eum in chordis et organo – uno dei versetti del Salmo 150 iscritti sui dorsali dei sedili – faranno risuonare l’organo realizzato dalla ditta Balbiani-Vegetti Bossi e inaugurato il 30 giugno 1934.
Il 3 dicembre alle 21 il maestro Claudio Bolzani eseguirà musiche di Bach, Bohm, Albinoni e Boelmann. La settimana dopo, il 10 dicembre, sarà il turno del maestro Claudio Cardani, con musiche di M. E. Bossi e un’improvvisazione organistica.
Una nuova guida storico-artistica
Infine, per restituire e tramandare la storia dell’edificio, è stata realizzata una documentata guida: La chiesa prepositurale di Sant’Andrea – Itinerari di storia, arte e architettura, che permette ai parrocchiani, a chi non abita più in quella comunità e ai cultori dell’arte sacra in genere di scoprire dettagli impensati, anche grazie a un nutrito apparato di note e di fotografie, alcune delle quali inedite. È disponibile dietro offerta, contattando la segreteria parrocchiale.
L’auspicio dei curatori è ben rappresentato dalle parole con cui il parroco, don Adriano Castagna, conclude la prefazione: «Contempliamo questa nostra chiesa, evochiamo immagini e parole, leggiamo la storia e prendiamo consapevolezza che anche noi facciamo parte del popolo di Dio e, con gratitudine e responsabilità, percorriamo la nostra parte di sentiero nella serena fiducia che il Signore cammina al nostro fianco».