Nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 luglio del 2023, un incendio divampò nella RSA “Casa per Coniugi” di via dei Cinquecento, nel quartiere Corvetto di Milano. Il rogo causò l’intossicazione di 81 persone e la morte di sei ospiti della struttura, cinque donne e un uomo, tra i 69 e gli 87 anni di età.
Lunedì 8 luglio, in occasione del primo anniversario, il Comune di Milano prenderà parte a un momento dedicato alla memoria di chi perse la vita in questo tragico episodio. Oltre alla preghiera organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, l’amministrazione comunale sarà infatti presente, nella figura dell’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé, alla Santa Messa in suffragio delle vittime prevista per le 10:00 nella chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Rita. La celebrazione sarà presieduta da mons. Azzimonti. Alle ore 11:00 sarà invece deposta una corona commemorativa davanti alla RSA “Casa per Coniugi”.
La vicenda fu particolarmente sentita in città. I funerali delle vittime furono celebrati in Duomo dall’Arcivescovo Mario Delpini, che nel corso dell’omelia dedicò la seguente riflessione: «Noi siamo qui a testimoniare che anche chi non ha nessuno, sperimenta una trama di rapporti, una sollecitudine che ho visto abituale nel personale dell’Rsa. Anche chi, come si dice, non ha nessuno, riconosce il sorriso di chi lo accudisce ogni giorno».
L’Arcivescovo rivolse un pensiero anche sulla notte della tragedia. «Quando irrompe il fumo che soffoca, quando viene il tempo di un’angoscia come non è stato mai, come ci si può ricordare delle carezze e del sorriso? Il pensiero umano si smarrisce, la casa e la vita sono devastate, le istituzioni sono impotenti. Allora, contraddetto ogni desiderio umano di essere felici, allora, nel momento tragico e disperato, il Signore Gesù con le ferite gloriose della sua passione, pronuncerà il nome di Laura, Paola, Mikhail, Anna, Loredana, Nadia e dirà: “Padre, io voglio che siano con me”».
Tra le persone che lo scorso luglio parteciparono al cordoglio c’era anche Don Pinuccio Mazzucchelli, il cappellano della Casa dei Coniugi. Il sacerdote aveva avuto modo di spiegare come, delle cinque persone che aveva conosciuto, fosse certo che fossero in comunione con Dio