L’Onu, con una convenzione sottoscritta dagli Stati membri, riconosce il diritto alle persone con disabilità «di scegliere, sulla base di eguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza», in modo «che non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione abitativa» (art 19, a).
Negli ultimi anni stanno nascendo molte esperienze di abitare autonomo per persone con disabilità, percorsi diversi e costruiti su misura, differenti dai servizi “tradizionali”. Venerdì 11 maggio, durante il convegno “Abitare Insieme”, nella sede di Caritas Ambrosiana (via San Bernardino 4, Milano), saranno presentate alcune esperienze modello: le casi comuni dell’Associazione la Comune, Abitare il Futuro dell’Associazione Son, Casa Cenni. A partire da questi case history i relatori svilupperanno una riflessione sulla riproducibilità delle esperienze e sulla sostenibilità nel tempo dei progetti, sia per quanto riguarda l’aspetto economico derivante da finanziamenti pubblici e privati, sia dal punto di vista della creazione di opportunità di lavoro, dimensione centrale per l’autonomia delle persone con disabilità.
Interverranno Luciano Gualzetti (direttore di Caritas Ambrosiana), Diana De Marchi del Comune di Milano, Claudio Messori di Anmil, Claudia Di Ioia di Fondazione Cariplo, Giovanni Vergani della Cooperativa Novo Millennio. Le conclusioni saranno affidate all’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino.