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Pastorale

Primo annuncio, così a Legnano si avvicinano i giovani

L’esperienza di evangelizzazione in piazza attuata con successo lo scorso anno sarà replicata in occasione delle tre serate di catechesi previste nel contesto della Missione vocazionale (25-30 ottobre)

di Ylenia SPINELLI

23 Ottobre 2024
San Leone Magno a Legnano (foto Fabio Barile)

La città di Legnano, che da settimane si sta preparando ad accogliere i seminaristi di Venegono, ha una buona tradizione cristiana. Sul territorio ci sono otto parrocchie, suddivise in due Comunità pastorali e una Unità di Pastorale giovanile. Forte è la presenza di religiosi: Carmelitani, Carmelitane, Salesiani e Ausiliarie diocesane. «È una città che vive dinamiche di paese (conta infatti 60 mila abitanti e ci si conosce quasi tutti) e altre più “cittadine”, come il fatto di avere un centro e una periferia con ceti più disagiati», spiega don Luca Longoni, dal 2019 responsabile della Pastorale giovanile, insieme al compagno di Messa don Alessandro Viganò e a don Domenico Alonge, arrivato in città lo scorso anno.

Da tempo i tre preti stanno sperimentando una pastorale che metta al centro il primo annuncio e un accompagnamento personale dei ragazzi. «Ciò ci ha permesso di arrivare alla Missione vocazionale con un gruppo di giovani entusiasti, che sta attendendo con gioia l’arrivo dei seminaristi, per essere tutti insieme missionari in città», spiega don Longoni.

Già lo scorso anno i ragazzi, con l’aiuto dei sacerdoti, avevano sperimentato una iniziativa di primo annuncio in piazza San Magno, luogo della movida locale, per cercare di raggiungere tutti i giovani, in particolare quelli più lontani dalla realtà oratoriana e parrocchiale. «Insieme ai seminaristi, il sabato sera, con l’evangelizzazione in piazza, faremo la stessa cosa – spiega il sacerdote -, cercando di invitare il maggior numero possibile di giovani alle tre serate di catechesi, che si svolgeranno in un teatro, un luogo “neutro”, e che accompagneranno i partecipanti a scoprire la misericordia di Dio con la possibilità alla fine di confessarsi». Presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie, nei giorni della Missione vocazionale, dalle 9 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30, ci sarà sempre l’Adorazione eucaristica, insieme alla possibilità di confessarsi e di un incontro personale con i seminaristi.

Da sinistra: don Domenico Alonge, don Alessandro Viganò, don Luca Longoni

«Le catechesi ruoteranno attorno alla figura di Giona che riceve la chiamata da Dio e va da tutt’altra parte, pur di non aver a che fare con Lui – spiega don Luca -. Nella confusione, Giona viene mangiato da un grande pesce e rigettato sulla spiaggia sano e salvo. Il Signore continua ad accompagnarlo, così, sebbene impaurito, Giona parte per un viaggio avventuroso verso Ninive, città della perdizione, del peccato e della morte, che in soli tre giorni riesce a convertire. Questo ci insegna che, tante volte, la missione è molto più semplice di quel che pensiamo, perché Dio è con noi, anzi, ci precede».

Misericordia e primo annuncio sono le parole chiave di questa Missione vocazionale, insieme al coinvolgimento dei gruppi delle Giovani famiglie, molto attivi sul territorio. «Il pomeriggio della domenica, negli oratori del Ss. Redentore, di San Magno e di San Paolo, sarà dedicato alle famiglie – conclude don Luca – e sarà animato da loro stesse, non solo con i giochi, ma anche con momenti di preghiera e testimonianza, dei seminaristi e di alcuni papà, per uno scambio vocazionale che ci auguriamo porti i suoi frutti».

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