Giovedì 15 giugno, alla vigilia della Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, alle 20.30 nel Duomo di Milano l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiederà una celebrazione eucaristica in suffragio di presbiteri, diaconi permanenti, religiose, consacrate e consacrati morti durante l’anno. La Festa del Sacratissimo Cuore di Gesù è la Giornata della Santificazione sacerdotale.
«Noi ricordiamo i nostri confratelli e tutti i consacrati e le consacrate che sono morti in questo anno e celebriamo la grazia della comunione dei santi – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia per la Messa presieduta lo scorso anno -. La morte di un uomo che ha servito la comunità cristiana celebrando i santi misteri è l’occasione per esprimere la riconoscenza. Il tempo che passa, la preghiera di gratitudine, la commemorazione dei tratti della vita di un prete, di una sorella, di un consacrato o consacrata, consente talora di conoscere meglio le persone, di provare meraviglia per quanto hanno fatto e anche di ridimensionare difetti ed errori, apprezzando meglio proprio quella parola, quel gesto, quel silenzio, quella presenza fedele che hanno aiutato, edificato, incoraggiato, corretto». Non è mancata anche una parola per «le Comunità che hanno subito la separazione da un confratello, da una consorella, anche con morti giovani, premature: hanno bisogno di sentire che la benedizione di Dio le raggiunge, che la vita donata continua a dare frutto».