Sono state prorogate fino al 25 giugno le iscrizioni al pellegrinaggio del clero ambrosiano con l’Arcivescovo a Cipro, in programma dal 14 al 18 ottobre. Sono 150 i posti a disposizione, possono partecipare i sacerdoti dall’undicesimo anno di ordinazione e tutti i diaconi permanenti con le loro mogli. L’iniziativa è del Vicariato per la formazione permanente del clero e si colloca tra le proposte diocesane per vivere il Mese missionario straordinario indetto a ottobre da papa Francesco per celebrare i 100 anni dalla lettera apostolica Maximum Illud sull’attività svolta dai missionari nel mondo, pubblicata nel 1919 da papa Benedetto XV.
«Non a caso come meta di questo pellegrinaggio è stata scelta, in sintonia con l’Arcivescovo, l’isola di Cipro, prima tappa del primo viaggio missionario di Paolo – spiega monsignor Ivano Valagussa, vicario episcopale per la formazione permanente del clero e responsabile del diaconato permanente -. Salamina e Pafo vengono indicate dagli Atti degli Apostoli come le due città dell’isola che aprono il primo viaggio missionario della Chiesa di Antiochia. Questa comunità cristiana, multiculturale e docile all’azione dello Spirito, riserva Barnaba e Saulo all’opera missionaria e li congeda con il digiuno, la preghiera e l’imposizione delle mani, segno quest’ultimo di affidamento a Dio, d’intercessione e di comunione per il compito missionario. L’isola di Cipro è la terra di Barnaba, nato a Pafo e qui ritornato nel 45 dopo Cristo con Paolo e con Giovanni per il primo annuncio della Pasqua del Signore Gesù; è divenuta la nuova patria per Lazzaro, resuscitato da Gesù, poi trasferitosi a Cipro per divenirne vescovo».
Cipro è un’isola con diecimila anni di storia, dove si intrecciano siti archeologici, chiese, monasteri e castelli medievali. «È l’isola della bellezza – aggiunge monsignor Valagussa -: secondo la leggenda antica, è il luogo natio di Afrodite. Cipro è anche un’isola che presenta oggi una singolarità: è l’unico Paese dell’Unione europea diviso dal 1974 in due parti da un muro: da una parte c’è l’etnia greca e dall’altra quella turca. Per questo l’incontro con questo Paese e con le sue comunità cristiane diventa occasione preziosa per riflettere sulle origini della Chiesa degli Atti degli Apostoli, sulla sua missione di annuncio del Vangelo alle genti, sulle sfide che ha dovuto affrontare e su quelle che ancora oggi come Chiesa in missione deve affrontare».
La quota individuale di partecipazione è di 1.120 euro (supplemento singola 275 euro). All’iscrizione va versato un acconto di 400 euro, il saldo entro il 13 settembre.