Alla vigilia della Quaresima, venerdì 16 febbraio, dalle 10 alle 12, l’Arcivescovo invita i presbiteri e i diaconi della diocesi in Duomo per un momento di ascolto della Parola di Dio e di celebrazione penitenziale comunitaria, proprio per entrare nel “clima spirituale” del tempo che prepara alla Pasqua.
Il 4 novembre 2016, nell’anno giubilare della Misericordia, il clero ambrosiano si era incontrato in Duomo per vivere un’analoga Celebrazione penitenziale. Molti presbiteri e diaconi avevano apprezzato quel momento, e l’auspicio era quindi che diventasse un appuntamento annuale per il clero diocesano.
L’appuntamento del 16 febbraio si inserisce nel percorso di «Camminavano insieme. La sfida della sinodalità» che il clero sta vivendo come proposta di formazione permanente. La celebrazione seguirà la scansione proposta a sua tempo dal cardinale Carlo Maria Martini per vivere il momento della riconciliazione in una maniera più ampia rispetto alla confessione breve, e prevede quindi un triplice momento: confessio laudis, confessio vitae, confessio fidei.
Si inizia dunque con il ringraziamento e la lode, la confessio laudis, affidata alla testimonianza su esperienze di sinodalità da parte di un laico, Osvaldo Songini (membro del Consiglio pastorale diocesano), di un diacono permanente (Gabriele Penna) e di una Consacrata dell’Ordo virginum (Carla Consonni). È significativo che, in questa occasione, è il clero che si pone in atteggiamento di ascolto di altre figure della Chiesa appunto nel segno della disponibilità a «camminare insieme».
Seguirà il momento di interrogarsi sui peccati o sulle proprie mancanze precise, la confessio vitae, che sarà introdotta dalla riflessione di monsignor Franco Brovelli, a partire da Deuteronomio, 8 (la prova del deserto, le tentazioni nella Terra promessa). Infine, la preparazione immediata a ricevere il perdono di Dio, la confessio fidei, che è la proclamazione davanti a Lui: «Credo nella tua potenza sulla mia vita». Per le confessioni individuali saranno disponibili circa 50 presbiteri coordinati dalla Veneranda Penitenzieria del Duomo. (N.P.)