Che cosa si intende con i termini “Sinodo” e “cammino sinodale”?
La parola greca synodus è composta da due termini che significano “con” e “strada”: da qui deriva l’accezione “camminare insieme”. Nel gergo comune si utilizza per indicare una forma di convegno o adunanza. Nel linguaggio ecclesiale indica un’assemblea che può essere a livello diocesano, nazionale o universale e che può coinvolgere sacerdoti, religiosi e laici. “Cammino sinodale”, nel caso del Sinodo ora in fase di avvio, vuole indicare un percorso che, più che in un evento, si concretizzerà in uno stile.
Che cosa è, in generale, il Sinodo dei vescovi e quando si svolge?
È un’assemblea in cui i Vescovi sono chiamati a fornire consigli al Papa per aiutarlo nel suo ministero. Fu istituito da Paolo VI per mantenere viva l’esperienza del Concilio Vaticano II. Può essere convocato su un determinato argomento, oppure per area territoriale. In forma ordinaria viene convocato ogni tre anni, in forma straordinaria in base alle esigenze del momento.
Che cosa è, in particolare, il Sinodo dei vescovi sulla sinodalità?
Il tema è «Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione». Con questa convocazione papa Francesco invita tutta la Chiesa a interrogarsi sulla sinodalità, un tema decisivo per la vita e la missione della Chiesa. La sinodalità non è tanto un evento o uno slogan, quanto uno stile e un modo di essere con cui la Chiesa vive la sua missione nel mondo. Il processo sinodale si è aperto in Vaticano il 9 ottobre 2021 e proseguirà in varie tappe nelle Chiese locali, per poi concludersi nuovamente a Roma nell’ottobre 2023.
Che cosa è il Sinodo “Chiesa dalle genti” della Diocesi di Milano?
È il Sinodo cosiddetto “minore” (perché riferito a un tema specifico e non alla realtà diocesana nel suo complesso), che si è svolto tra il 2017 e il 2018 nella Diocesi di Milano per portare alla luce e valorizzare il contributo che fedeli provenienti da altri Paesi portano alla pastorale della Chiesa ambrosiana. Questo Sinodo è stato l’occasione per cogliere i cambiamenti in atto nella comunità ecclesiale e nella società ambrosiana.
Che cosa sono le Assemblee sinodali decanali della Diocesi di Milano?
Sono il frutto del Sinodo minore “Chiesa dalle genti”, chiamate a rappresentare il proprio territorio attraverso il coinvolgimento di persone anche non strettamente impegnate in ambito ecclesiale. Attraverso i Gruppi Barnaba, e un domani attraverso le Assemblee sinodali decanali, la Chiesa di Milano intende crescere nella propria capacità di ascolto e di lettura del territorio, in particolare grazie al contributo dei laici.
Che rapporto c’è tra la fase diocesana del Sinodo e il percorso verso le Assemblee sinodali decanali nella Diocesi di Milano?
Immaginate come frutto del Sinodo “Chiesa dalle genti”, le Assemblee sinodali decanali sono un modo concreto – anche se non l’unico – attraverso cui la Diocesi di Milano intende realizzare il cammino sinodale chiesto dal Papa e dalla Conferenza episcopale italiana a tutte le Chiese locali.
Che cosa sono e che funzioni hanno i Gruppi Barnaba?
In ogni decanato i Gruppi Barnaba sono formati dal decano, da un moderatore o una moderatrice, da un segretario o una segretaria e da altre persone in numero variabile. Devono lavorare a una specifica conoscenza del loro decanato, cogliendone gli elementi di “Chiesa dalle genti” già presenti, da far confluire poi nelle future Assemblee decanali.
Perché i Gruppi Barnaba si chiamano così?
Prendono il nome dall’apostolo inviato da Gerusalemme ad Antiochia insieme a Paolo, di cui si fece garante dopo la sua conversione. Secondo una leggenda devozionale fu il primo Vescovo di Milano.
Che cosa è il “Libro delle buone notizie”?
È stato consegnato ai Gruppi Barnaba insieme al Mandato nella celebrazione del 17 ottobre 2021, perché sia da loro utilizzato per raccogliere i “frutti di Vangelo” già presenti nei decanati, anche al di fuori della comunità cristiana e della sua attività di pastorale ordinaria. Vi potranno essere raccontate esperienze, testimonianze e iniziative, intuizioni di quanti, cristiani e non, vivono i valori evangelici nell’ambito della vita quotidiana.