«Le mie preghiere in lis» (10 euro) è la nuova pubblicazione voluta dal Pio istituto dei sordi e realizzata in collaborazione con la Diocesi di Milano. Si tratta di un agile libretto, curato da Marisa Bonomi e illustrato da Cristina Pietta, che contiene tre preghiere tradizionali: il Gloria, l’Ave Maria e il Padre Nostro. Il testo, corredato dalla lingua dei segni, è pensato per aiutare i non udenti a pregare ogni giorno in famiglia.
È un’iniziativa che rispetta il profondo spirito religioso dei fondatori e di don Giulio Tarra, alla guida dell’opera nata nel 1854, il quale diceva: «Qui si raccolgono i poveri sordomuti in nome di Dio e si vogliono istruire per renderli a Lui. Si vuole illuminare la loro mente col coraggio della fede per confortare il loro spirito al gaudio della speranza». «Questa pubblicazione si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative – puntualizza Daniele Donzelli, presidente del Pio istituto dei sordi – per garantire alle persone con disabilità uditiva un percorso educativo e spirituale e per confermare loro la vicinanza e l’attenzione della Chiesa».
«La preghiera è il respiro dell’anima – spiega monsignor Pierantonio Tremolada, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i sacramenti della Diocesi -, è il nutrimento essenziale per ogni cristiano. La preghiera sostiene ogni esperienza e ogni stagione della vita. Tutti abbiamo bisogno di pregare come dell’ossigeno che respiriamo, come dell’acqua che ci disseta». E aggiunge: «Tutti devono poter condividere in famiglia questi momenti senza nessun ostacolo o difficoltà. Ecco allora il valore e l’utilità di questo piccolo, ma prezioso strumento di preghiera che può essere utilizzato da chi è sordo per poter pregare in modo più pieno e sereno personalmente o insieme alla propria famiglia».