«Il nostro Arcivescovo ha affidato alle comunità cristiane e alle realtà ecclesiali della Diocesi un compito impegnativo: essere sale e lievito», scrive il Vicario episcopale monsignor Luca Bressan nella lettera inviata a parroci e responsabili di Comunità pastorali per la presentazione delle cosiddette “Quattro Giornate”: Giornata della Solidarietà (21 gennaio), Festa della Famiglia (28 gennaio), Giornata per la Vita (4 febbraio) e Giornata del Malato (11 febbraio).
Bressan cita la lettera di Delpini alla Diocesi per sottolineare che «coloro che condividono la mentalità e i sentimenti di Cristo hanno la responsabilità di testimoniare come la fede diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti, promettente per il futuro del Paese e dell’Europa».
Come concretizzare questo compito? È sempre l’Arcivescovo a indicare le vie: «Gli ambiti di questa declinazione sono quelli della generazione (famiglia, figli, nonni), della solidarietà (logica di inclusione, a partire dalle tante periferie che le nostre società generano), dell’ecologia integrale (legando dentro il concetto della cura ambiente e uomo, mondo e società, produzione e risposta ai bisogni), del dialogo (come incontro e reciproca contaminazione, secondo la logica del meticciato, tra culture, religioni), del primato della trascendenza (per non perdere la radice mistica che ogni religione richiama, senza la quale non c’è fondamento al legame sociale, al vivere insieme), della sinergia tra i vari soggetti, secondo la logica della pluriformità nell’unità, che in questo caso è anche la logica della sussidiarietà».
Ecco quindi che le Quattro Giornate intendono accompagnare le comunità ambrosiane a eseguire il compito affidato e a «stimolare il vissuto quotidiano delle nostre parrocchie, dei nostri gruppi, delle associazioni, dei movimenti a vivere con sempre maggiore determinazione questo compito di dare sapore e senso alla vita del mondo».