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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Il profilo

Otto anni sulla Cattedra di Pietro, una vita per la Chiesa

Ricostruiamo la biografia di Joseph Ratzinger anche con l'aiuto di alcune infografiche

31 Dicembre 2022

Joseph Ratzinger era nato a Marktl am Inn, diocesi di Passau (Germania), il 16 aprile 1927 (Sabato Santo), e battezzato lo stesso giorno. Il padre, commissario di polizia, proveniva da un’antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera, di condizioni economiche piuttosto modeste. La madre era figlia di artigiani di Rimsting, sul lago Chiem, e prima di sposarsi aveva lavorato come cuoca in vari hotel.

La giovinezza

Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Traunstein, piccola località vicina alla frontiera con l’Austria, a 30 km da Salisburgo. In questo contesto, che egli stesso ha definito «mozartiano», ha ricevuto la sua formazione cristiana, umana e culturale. La giovinezza non è stata facile. La fede e l’educazione della famiglia lo prepararono ad affrontare la dura esperienza di quei tempi, in cui il regime nazista manteneva un clima di forte ostilità contro la Chiesa cattolica. Il giovane Joseph vide come i nazisti colpivano il parroco prima della celebrazione della Santa Messa. In questacomplessa situazione, ha scoperto la bellezza e la verità della fede in Cristo; un ruolo fondamentale l’ebbe l’attitudine della sua famiglia, che sempre dette chiara testimonianza di bontà e di speranza, radicata nella consapevole appartenenza alla Chiesa.

L’ordinazione e la docenza

Fino al mese di settembre del 1944 fu arruolato nei servizi ausiliari antiaerei. Dal 1946 al 1951 studiò filosofia e teologia nella Scuola superiore di filosofia e di teologia di Frisinga e nell’università di Monaco di Baviera. È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1951. Un anno dopo intraprese l’insegnamento nella Scuola superiore di Frisinga. Nel 1953 è diventato dottore in teologia con la tesi su “Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa di Sant’Agostino”. Quattro anni dopo, sotto la direzione del noto professore di teologia fondamentale Gottlieb Söhngen, ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento con una dissertazione su La teologia della storia di San Bonaventura. Dopo aver insegnato teologia dogmatica e fondamentale nella Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga, ha proseguito la sua attività di docenza a Bonn dal 1959 al 1963, a Münster dal 1963 al 1966 e a Tubinga dal 1966 al 1969. In quest’ultimo anno divenne cattedratico di dogmatica e storia del dogma all’Università di Ratisbona, dove ricoprì al tempo stesso l’incarico di vicepresidente dell’Università.

Al Concilio

Dal 1962 al 1965 ha dato un notevole contributo al Concilio Vaticano II come “esperto”; assistette come consultore teologico del cardinale Joseph Frings, Arcivescovo di Colonia. Un’intensa attività scientifica lo condusse a svolgere importanti incarichi al servizio della Conferenza episcopale tedesca e nella Commissione teologica internazionale. Nel 1972, insieme ad Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac e altri grandi teologi, ha dato inizio alla rivista di teologia Communio.

Arcivescovo e Cardinale

Il 25 marzo 1977 Paolo VI lo nominò Arcivescovo di Monaco e Frisinga; ricevette l’Ordinazione episcopale il 28 maggio. È stato il primo sacerdote diocesano, dopo 80 anni, ad assumere il governo pastorale della grande Arcidiocesi bavarese. Come motto episcopale ha scelto «Collaboratore della verità», con questa spiegazione: «Per un verso, mi sembrava che era questo il rapporto esistente tra il mio precedente compito di professore e la nuova missione. Anche se in modi diversi, quel che era e continuava a restare in gioco era seguire la verità, stare al suo servizio. E, d’altra parte, ho scelto questo motto perché nel mondo di oggi il tema della verità viene quasi totalmente sottaciuto; appare infatti come qualcosa di troppo grande per l’uomo, nonostante che tutto si sgretoli se manca la verità». Paolo VI lo creò Cardinale, con il titolo presbiterale di “Santa Maria Consolatrice al Tiburtino”, nel Concistoro del 27 giugno del medesimo anno.

Nel 1978 il cardinale Ratzinger prese parte al Conclave che elesse Giovanni Paolo I, il quale lo nominò suo Inviato speciale al III Congresso mariologico internazionale celebratosi a Guayaquil, in Ecuador dal 16 al 24 settembre. Nell’ottobre dello stesso anno prese parte al Conclave che elesse Giovanni Paolo II.

È stato relatore nella V Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 1980 sul tema “Missione della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo”, e Presidente delegato della VI Assemblea Generale Ordinaria del 1983 su “La riconciliazione e la penitenza nella missione della Chiesa”.

Al fianco di Giovanni Paolo II

Il 25 novembre 1981 Giovanni Paolo II l’ha nominato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e Presidente della Pontificia Commissione Biblica e della Commissione Teologica Internazionale. Il 15 febbraio 1982 rinunciò al governo pastorale dell’Arcidiocesi di  Monaco e Frisinga; il 5 aprile 1993 venne elevato dal Pontefice all’Ordine dei Vescovi, e gli fu assegnata la sede suburbicaria di Velletri – Segni. È stato Presidente della Commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, che, dopo sei anni di lavoro (1986–1992), ha presentato al Santo Padre il nuovo Catechismo.

Il 6 novembre 1998 Giovanni Paolo II approvò la sua elezione a Vice Decano del Collegio cardinalizio da parte dei Cardinali dell’Ordine dei Vescovi, e, il 30 novembre 2002, quella a Decano con la contestuale assegnazione della sede suburbicaria di Ostia. Fu Inviato Speciale del Papa alle celebrazioni per il XII centenario dell’erezione della Diocesi di Paderborn, in Germania, che ebbero luogo il 3 gennaio 1999.

Dal 13 novembre 2000 era Accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze, nella Curia Romana è stato membro del Consiglio della Segreteria di Stato per i Rapporti con gli Stati; delle Congregazioni per le Chiese Orientali, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, per l’Educazione Cattolica, per il Clero e delle Cause dei Santi; dei Consigli Pontifici per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e della Cultura; del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica; e delle Commissioni Pontificie per l’America Latina, dell’“Ecclesia Dei”, per l’Interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico e per la Revisione del Codice di Diritto Canonico Orientale.

Le pubblicazioni

Tra le sue numerose pubblicazioni, occupano un posto particolare Introduzione al Cristianesimo, silloge di lezioni universitarie pubblicate nel 1968 sulla professione della fede apostolica, e Dogma e predicazione (1973), antologia di saggi, omelie e riflessioni dedicate alla pastorale. Grande eco ha avuto il discorso tenuto all’Accademia bavarese sul tema “Perché sono ancora nella Chiesa” nel quale, con la solita sua chiarezza, affermò: «Solo nella Chiesa è possibile essere cristiano e non ai margini della Chiesa».

Ha continuò la serie delle sue pubblicazioni nel corso degli anni, costituendo un punto di riferimento specialmente per quanti volevano approfondire lo studio della teologia. Nel 1985 ha pubblicato il libro-intervista Rapporto sulla fede e, nel 1996, Il sale della terra. Ugualmente, in occasione del suo 70° genetliaco, è stato pubblicato il libro Alla scuola della verità, in cui vari autori illustrano diversi aspetti della sua personalità e della sua opera.

Numerosi sono i dottorati honoris causa: dal College of St. Thomas in St. Paul (Minnesota, USA) nel 1984; dall’Università cattolica di Lima nel 1986; dall’Università cattolica di Eichstätt nel 1987; dall’Università cattolica di Lublino nel 1988; dall’Università di Navarra (Pamplona, Spagna) nel 1998; dalla Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA) nel 1999; dalla Facoltà di teologia dell’Università di Breslavia (Polonia) nel 2000.

Il Papato

È stato eletto Papa il secondo giorno del Conclave del 2005, al quarto scrutinio, il 19 aprile 2005. Ha scelto il nome di Benedetto XVI. Ha promulgato tre lettere encicliche: Deus caritas est (Dio è amore), 2006; Spe Salvi (Salvati nella speranza), 2007; Caritas in veritate (L’amore nella verità), 2009. Ha iniziato anche la scrittura di una nuova enciclica dedicata alla fede, a completare la trilogia dedicata alle tre virtù teologali, dal titolo Lumen fidei, poi consegnata al suo successore Francesco, che ne ha esteso e firmato il lavoro. Ha pubblicato quattro esortazioni apostoliche: Sacramentum caritatis, 2006, sull’Eucaristia; Verbum Domini, 2010, sulla Parola; Africae munus, 2011, come risultato del sinodo dei vescovi per l’Africa del 2009; Ecclesia in Medio Oriente, 2012, documento frutto del sinodo speciale dei vescovi svoltosi del 2010. Ha pubblicato infine tre libri personali sulla figura storica di Gesù: Gesù di Nazaret (2007), Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione (2011) e L’infanzia di Gesù (2012).

L’11 febbraio 2013 ha annunciato la sua rinuncia al ministero petrino, a partire dal 28 febbraio, lasciando così spazio alla convocazione di un conclave per l’elezione del suo successore, come previsto dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis: «Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino… Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005». Ha cessato il suo pontificato alle 20 del 28 febbraio 2013. Dopo un periodo trascorso a Castel Gandolfo ha eletto a sua residenza il monastero Mater Ecclesiae nella Città del Vaticano.