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Incontri

Ordo virginum, in ascolto di un cammino

Per le consacrate appuntamenti di fine anno nel segno del confronto e della formazione. Il 29 e 30 giugno una due-giorni a Seveso a cui interverrà l’Arcivescovo. In agosto una ulteriore occasione di riflessione

di Gabriella LAZZATIOrdo virginum

25 Giugno 2024
Consacrazioni nella Basilica di Sant’Ambrogio

La vita di una consacrata è segnata da un cammino in crescita, necessita sempre di un confronto e di una continua formazione. Per questo le singole consacrate nell’Ordo virginum hanno momenti di incontro e di confronto durante l’anno e soprattutto nei mesi estivi. Gli incontri nazionali, come il seminario a Roma o il convegno di Torino per il 2024, sono un ulteriore approfondimento di un percorso che, pur valorizzando l’originalità di ciascuna e di ciascuna diocesi, vuol sottolinearne l’identità comune.

Per quanto riguarda Milano inizieremo con le ultime giornate di giugno per affrontare la verifica dell’anno. Con il metodo della conversazione spirituale, ci “ascolteremo” in un clima fraterno, volendo cogliere la ricchezza che ci è stata donata e il modo in cui è stata declinata nella nostra vita.

In ascolto dello Spirito

In un clima di ascolto dello Spirito, la voce che sentiremo come fortemente propositiva sarà quella dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che interverrà all’incontro di fine anno di sabato 29 e domenica 30 giugno, presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso. Aprirà i lavori con la celebrazione della Messa, ma soprattutto con un dialogo legato a proposte e indicazioni per il nuovo anno. È importante verificare insieme a lui il cammino fatto e che ancora si propone di fare la nostra Chiesa ambrosiana, in modo particolare alla luce di quella speranza che guiderà il Giubileo del prossimo anno.

La giornata di domenica vedrà esplicitate da parte dell’assemblea le indicazioni di lavoro che saranno successivamente declinate nel piano di formazione permanente che caratterizzerà il 2025. Sempre sarà accolto il parere di tutte, poiché la generatività dello Spirito si esprime attraverso la voce pregata, meditata, di ciascuna, in un clima autenticamente sinodale.

Cura, spiritualità e Maria

Sarà poi la “settimana d’agosto”, come siamo solite definire i giorni all’inizio del mese, a dar vita a un’ulteriore riflessione e occasione di crescita, in un’estate che si prospetta ricca di input per il proprio cammino personale.

Il tema della “cura”, affrontato durante l’anno, inteso come cura di sé, della propria vocazione, soprattutto alla luce della Scrittura, vedrà con Paola Pellicanò – dottoressa, ricercatrice del Policlinico Gemelli e consacrata nell’Ordo Virginum, che lavora da anni nell’ambito non solo della ricerca scientifica, ma anche e soprattutto nel dialogo con le problematiche delle coppie legate a maternità e paternità – un momento di riflessione sul corpo come “luogo” dello Spirito.

Un cammino spirituale, come già sottolineava Giovanni Paolo II, si esprime nelle relazioni che non rifuggono in spiritualismi, ma nella concretezza degli ambiti di vita, nella pienezza del vivere, e oseremmo dire nella pienezza del corpo. La verginità consacrata ha il suo valore nella sponsalità dell’autentica carità che esprime con tutto il suo essere.

Il dialogo con le coppie che vivono la vocazione matrimoniale non può che essere di aiuto in un cammino di reciprocità vera, dove la consacrata è chiamata a vivere e testimoniare il valore del sacramento delle nozze nella sua vita di vergine sposa dell’unico Sposo della Chiesa.

Suor Nicla Speziati – il cui nome non necessita di particolari sottolineature, visti i numerosi incarichi ricoperti anche in Vaticano – ci condurrà alla luce del cammino sinodale «al cuore della Chiesa», donne consacrate come sentinelle in vigile attesa. Donne che vivono la Chiesa particolare, consapevoli di vivere così la Chiesa universale, con le lampade accese nel mondo, con la volontà e la consapevolezza di riconoscersi in quella porzione di mondo, come Chiesa di Cristo in ascolto.

Non ultima la figura di Maria, con la meditazione di Sabino Chiallà, priore di Bose. Maria, la cui grandezza è nell’aver fatto la volontà di Dio, accogliendo la Parola che le è stata rivolta. Ha generato ed è madre in forza della sua obbedienza al Padre.

Ci piace chiudere come donne consacrate con una nota di Newman su Maria. Maria ci è modello di fede sia nell’accogliere, sia nello studiare la verità divina. Essa vi indugia, non contenta di acconsentirvi la sviluppa, non paga di sottomettervi la ragione, vi ragiona sopra. Così noi vogliamo fare in queste giornate di formazione.

 

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