Dopo le 20 schede che hanno messo in moto l’elaborazione del percorso Oratorio 2020, agli oratori ambrosiani la Fom propone ora la «Scheda 21» per riattivare il medesimo itinerario, ripartendo dall’esperienza del Covid-19 e da come gli oratori stessi l’hanno vissuta. Nello stile del «camminare insieme», nella forma che sarà consentita (in presenza oppure on line), con lo stimolo a cambiare e l’obiettivo di realizzare qualcosa di nuovo. La pandemia, dunque, anche come «occasione» di rilettura del vissuto e di rinascita per il domani, sapendo affrontare imprevisti e nuove sfide.
L’esperienza della pandemia diventa allora una sorta di lente di ingrandimento, sotto la quale il puzzle dell’oratorio non ricomporrà la stessa figura di prima, perché si sono aggiunti pezzi “inediti”: la lontananza dei ragazzi a strutture chiuse; i mezzi di comunicazione utilizzati; l’esperienza dei piccoli gruppi dell’estate scorsa; una maggiore presa di coscienza delle fragilità dei ragazzi; la loro disaffezione alla vita sacramentale; la qualità delle relazioni educative come fondamento dei percorsi di fede, ecc.
Tempi e modi
Si tratta di un lavoro a tempo, da realizzare nei mesi di gennaio e febbraio, con la Settimana dell’educazione (21-31 gennaio) quale centro propulsore. La Scheda 21 servirà per concludere la stesura del progetto educativo dell’oratorio, secondo lo schema offerto anche nella sezione dedicata del sito www.oramiformo.it e prendendo in considerazione i materiali a disposizione in questa pagina.
Riflessioni, racconti e messaggi che emergeranno grazie all’utilizzo della Scheda 21 potranno essere condivisi inviando i testi a oratorio2020@diocesi.milano.it (stesso indirizzo a cui rivolgersi per ottenere chiarimenti). L’Arcivescovo desidera mettersi in “dialogo” con ogni oratorio, da cui si aspetta di ricevere soprattutto gli esiti del lavoro su desideri, bisogni e attenzioni che attiveranno poi obiettivi e progetti.