La Lettera pastorale Cresce lungo il cammino il suo vigore sarà oggetto di studio per le parrocchie del Decanato Lambrate in una giornata che si terrà sabato 15 settembre a Triuggio. «Ci incontreremo con i membri del Consiglio pastorale, i catechisti e le catechiste, i volontari della Caritas – spiega monsignor Luciano Frigerio, parroco di Sant’Ignazio di Lojola – per approfondire i contenuti della Lettera pastorale, poi rifletteremo su come applicarli nella nostra realtà concreta e quali priorità dare nel corso dell’anno pastorale a partire da questo testo».
Dopo una prima lettura, che cosa la sollecita di più pensando alla sua comunità?
L’attenzione alla celebrazione domenicale come fonte e culmine. Da anni nella nostra comunità stiamo cercando di puntare molto sulla celebrazione liturgica, non solo dal punto di vista della forma, ma dello spirito della liturgia che ci consente di vivere in profondità l’incontro con Cristo per poter essere “in uscita” verso gli altri e portare il dono ricevuto. Anche la dimensione del pellegrinaggio è molto significativa, quindi vivere questo itinerario come un cammino con delle soste attraverso le quali il Signore ci alimenta: la Parola e l’Eucaristia. Si tratta di mantenere viva l’attesa e la vigilanza. C’è una tensione continua tra il presente e il compimento nel futuro delle promesse di Dio, quindi il cristiano vive la dimensione del pellegrinaggio non come dimensione aggiuntiva del proprio essere, ma costitutiva del proprio cammino nella storia, come «luce e sale» secondo quanto ci ricorda il Vangelo.
L’Arcivescovo invita a rendere la Scrittura più familiare. Lei ha già in mente qualcosa?
Ogni giorno feriale, nelle celebrazioni dell’Eucaristia, facciamo sempre un breve commento alle letture; l’anno scorso abbiamo avviato un gruppo di ascolto della Parola per adulti che pian piano accompagnerà il cammino di crescita della nostra parrocchia.
Nella Lettera pastorale emerge un’attenzione ai giovani perché non siano derubati del loro futuro. Come aiutarli e accompagnarli in questo contesto sociale spesso così ostile e poco accogliente?
Anzitutto accogliamo l’invito della Lettera pastorale a uscire dal lamento e da un senso disfattistico quando ci si approccia alla realtà giovanile, perché conosciamo giovani che sono fortemente motivati, generosi e impegnati. Quindi occorre passare dalla fase del lamento a quello della proposta, con iniziative mirate che verranno messe in campo nel corso dell’anno. Anche la giornata del 15 settembre cercherà di mettere in luce gli aspetti su cui dovremo maggiormente concentrare la nostra attenzione come realtà decanale. Senz’altro questo invito sarà raccolto.