Alla fine di settembre 2024, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, guiderà un pellegrinaggio diocesano in Terra Santa. Lo ha reso noto egli stesso a Loreto, dove si trova con un gruppo di fedeli ambrosiani, per ricordare i 100 anni dalla nascita di monsignor Pasquale Macchi, prete di Milano, che fu anche Prelato del famoso santuario.
Nella cittadina delle Marche, il richiamo ai luoghi di Gesù è facile. Qui, secondo la tradizione, è stata trasportata la «Santa Casa di Nazaret», dimora della Sacra Famiglia. Il nome di Macchi, poi, rimanda immediatamente a quello di Paolo VI, del quale fu segretario per 24 anni e successivamente cultore della sua memoria. E proprio nel 2024 ricorrerà il 60° anniversario del pellegrinaggio in Terra Santa di papa Montini, già arcivescovo ambrosiano.
Lo stesso anno – su proposta di papa Francesco, come informa il Dicastero deputato – sarà riservato alla «Preghiera» in preparazione al Giubileo, dopo aver passato i dodici mesi precedenti a riflettere sui documenti e sui frutti del Concilio Vaticano II.
Le Diocesi – suggerisce ancora il testo preparatorio del Dicastero – sono invitate a promuovere, pertanto, la centralità della supplica individuale e comunitaria, anche attraverso «pellegrinaggi di preghiera» verso l’Anno Santo.
È il caso della proposta annunciata, inserita in un calendario multiforme della Chiesa di Ambrogio. La cornice entro cui si pone l’annunciato viaggio dello spirito è cristallizzata in un verso: «Guarda il Figlio che s’è fatto Uomo: mille e mille trovano la via».
È lo sguardo fisso su Gesù, in adorazione orante, che provoca il movimento di conversione dei cuori. La riga poetica appartiene all’inno ufficiale che segnerà il Giubileo 2025, «Pellegrini di speranza». Il testo è stato scritto da monsignor Pierangelo Sequeri, sacerdote di Milano.
Per informazioni relative al pellegrinaggio, rivolgersi alla agenzia Duomo Viaggi (www.duomoviaggi.it), tel. 02.72599370.