Rinnoviamoci valorizzando i nostri talenti: è la parola d’ordine del programma con il quale il Movimento Terza Età (Mte) intende rincuorare e rilanciare in Diocesi una presenza di anziani protagonisti, facendoli uscire dal ruolo che spesso viene loro attribuito di semplici fruitori di servizi.
Così, stimolato da quanto indicato da papa Francesco per la II Giornata mondiale dei nonni e degli anziani («Nella vecchiaia daranno ancora frutti»), intende guardare al futuro con rinnovato impegno per rimodellarsi in una Chiesa ambrosiana in cammino verso il Sinodo.
Al raggiungimento di questo obiettivo crediamo possano aiutarci gli incontri che – pandemia permettendo – abbiamo programmato da marzo a maggio di quest’anno, grazie all’adesione di alcuni amici che racconteranno come hanno cercato di mettersi al servizio degli anziani e della comunità. Sarà un modo per ascoltare esperienze, vissute nei diversi ambiti della vita, da quello sanitario a quelli della formazione, cultura, politica, istituzioni, economia e terzo settore.
In cammino verso il futuro
Più in particolare, questi convegni/incontro si propongono di prendere in esame e di declinare nel nostro quotidiano il sottotitolo del convegno di apertura del nostro 50esimo di fondazione, tenutosi il 20 novembre scorso: «In Cammino verso il futuro, alla luce dell’esperienza vissuta e testimoniata».
Il primo incontro con i testimonial si è tenuto il 12 marzo ad Abbiategrasso con Antonio Guaita, direttore della Fondazione Golgi Cenci. Da questa testimonianza è emerso il filo conduttore di tutta una vita: ricerca di un completo benessere psico-fisico e sociale degli anziani, coniugando scienza ed empatia.
I prossimi appuntamenti si terranno, sempre alle 9.30, sabato 26 marzo, presso la Sala Verde dei Padri Oblati di Rho, con la testimonianza di Marisa Colombo, catechista impegnata nel volontariato, e sabato 2 aprile al salone Pozzi, parrocchia Santo Stefano di Sesto San Giovanni, con Roberta Osculati, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano.