Sabato 23 settembre, proprio alla vigilia del suo ingresso ufficiale in Diocesi, monsignor Mario Delpini festeggia i dieci anni del suo episcopato. È stato infatti ordinato Vescovo ausiliare dall’allora Arcivescovo cardinale Dionigi Tettamanzi nel Duomo di Milano il 23 settembre 2007.
Il 13 luglio precedente, comunicando la nomina da parte di papa Benedetto XVI – che oltre a Delpini nominò anche monsignor Franco Giulio Brambilla Vescovo ausiliare e monsignor Roberto Busti Vescovo di Mantova -, il cardinale Tettamanzi aveva sottolineato: «La tua nomina a Vescovo ausiliare costituisce un riconoscimento delle tue molte doti sacerdotali e diventa un ulteriore incoraggiamento per continuare con zelo e intelligenza pastorale nel tuo impegno di Vicario episcopale della Zona VI (l’incarico allora ricoperto da monsignor Delpini, ndr). Sono sicuro che per i presbiteri, i diaconi, i consacrati, i fedeli delle comunità di questa Zona pastorale avere un Vicario che è anche Vescovo ausiliare sarà visto come una particolare considerazione per questa importante e impegnativa porzione della Diocesi».
Il 23 settembre, nell’omelia dell’ordinazione episcopale, rivolgendosi a Delpini e Brambilla, il Cardinale disse: «Iniziate oggi il vostro nuovo ministero dopo anni di sacerdozio dedicati con intelligenza e passione soprattutto al Seminario, alla formazione spirituale, teologico-culturale e pastorale dei futuri presbiteri della nostra Diocesi. […] Vi chiedo una grande attenzione a due ambiti della pastorale particolarmente delicati e decisivi per il servizio al Vangelo che la nostra Chiesa ambrosiana è chiamata a vivere in un momento sociale e culturale di profondi cambiamenti: la cura per le vocazioni al ministero ordinato e alla vita religiosa, da un lato; e, dall’altro lato, la cura per una solida formazione spirituale, teologica e pastorale del clero e del laicato. In questione è sempre la sapienza che viene dall’alto. Invocatela continuamente nella preghiera allo Spirito santo; lasciate che questa sapienza abiti tutta la vostra mente e pervada con la sua energia la vostra umanità; comunicatela agli altri con parola limpida e suadente, con esempio umile e appassionato; vivete quotidianamente in essa con cuore docile e saggio, con semplice e serena donazione di voi stessi a Dio e ai fratelli». E proseguì: «I giovani, soprattutto, potranno così trovare vera gioia nel consegnare, in libertà e audacia, tutta la loro esistenza al disegno di Dio per il servizio che egli chiede nella Chiesa e nella società. E i presbiteri e i fedeli laici, seriamente formati a una solida vita spirituale, a una luminosa intelligenza teologica e a un sapiente discernimento in un mondo che cambia, saranno sempre pronti a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in loro […]».
A ventiquattr’ore dall’ingresso ufficiale di monsignor Delpini, la Chiesa ambrosiana partecipa con gioia a questa lieta ricorrenza. In questa giornata la comunità cristiana è invitata a pregare celebrando la Santa Messa “per il Vescovo”.