L’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha nominato monsignor Marco Ballarini nuovo Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
La nomina è dell’8 gennaio e ha valenza per un quinquennio. Fa seguito alla rinuncia alla carica presentata da monsignor Franco Buzzi – XXV Prefetto dell’Ambrosiana per il decennio 2007-2017 – all’indomani della presa di possesso canonico dell’Arcidiocesi da parte del nuovo Arcivescovo. La rinuncia, accolta dall’Arcivescovo il 22 novembre, aveva decorrenza dal 18 dicembre. Monsignor Buzzi rimane Dottore ordinario dell’Ambrosiana.
Monsignor Ballarini è nato ad Arluno (Milano) il 6 luglio 1949 ed è sacerdote della Diocesi di Milano dal 1974. Ha conseguito la Laurea in Lettere moderne presso l’Università Cattolica di Milano e la Licenza in teologia alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.
È stato professore di materie letterarie nel Seminario arcivescovile di Milano e tiene corsi di Teologia e letteratura alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Dal 1994 appartiene al Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, dove dirige la Classe di Italianistica dell’Accademia Ambrosiana.
È tra i promotori delle Conversazioni Dantesche in Ambrosiana, programma inaugurato il 10 novembre 2016 e che si concluderà nel 2021 – centenario dantesco 1321-2021 – in collaborazione con le Università di Milano, Cattolica e Statale. È membro della Commissione Scientifica dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Parini, Fabrizio Serra editore, Pisa – Roma-
Nella sua bibliografia: Bernanos l’angoscia redenta. La santità cristiana come risposta all’angoscia di un’epoca (Glossa, Milano 1999); Lo spirito e le lettere. I, Da san Francesco a Petrarca (Edizioni di storia e letteratura, Roma 2015); Lo spirito e le lettere. II, Da Boccaccio al Novecento (Edizioni di storia e letteratura, Roma 2016)
Nel momento del passaggio delle consegne, monsignor Buzzi – che ha trascorso con monsignor Ballarini gli anni di studio, dal liceo alla teologia, con gli stessi maestri tra cui monsignor Giuseppe (Pino) Colombo – ha ricordato al neo-eletto quanto l’ormai anziano professor Colombo andava dicendo relativamente alla sua fuoriuscita dal ruolo: «Dopo di noi, meglio di noi!».