«Riuscire a convincere le persone ad assumere un impegno senza sentirlo come un appesantimento della propria vita, ma come una risorsa in più»: è questa la principale sfida dei Gruppi Barnaba, chiamati a “preparare” le future Assemblee sinodali decanali, secondo Carla Consonni, moderatrice del Gruppo nel Decanato di Erba. Insegnante da poco in pensione, consacrata dell’Ordo virginum, da anni componente della Giunta del Consiglio pastorale decanale, Carla ha assunto questo ruolo su invito del Decano e lavorerà con lui e altre sei persone: la segretaria, tre componenti del Consiglio pastorale decanale e due “esterni”, in rappresentanza di due aree territoriali diverse del Decanato. La composizione rispecchia anche la differenza di genere: 4 uomini e 4 donne.
In attesa di ricevere il mandato il 17 ottobre, la prima tappa è stata il 26 giugno scorso, quando moderatori e segretari sono stati convocati dall’Arcivescovo e dal Vicario generale e hanno ascoltato una lectio di don Isacco Pagani sulla figura di Barnaba. È poi seguito un momento di presentazione e conoscenza a Lecco con il Vicario di Zona III monsignor Maurizio Rolla: «È importante che almeno moderatori e segretari si confrontino a livello zonale – sottolinea Carla -. Poi nel Consiglio decanale ci siamo impegnati durante l’estate a leggere i testi che ci erano stati indicati, ai quali abbiamo aggiunto una rilettura personale dell’Evangelii Gaudium e del discorso del Papa al Convegno di Firenze».
In un incontro svoltosi la settimana scorsa, il Gruppo ha rilevato l’importanza di informare adeguatamente la “base” dei fedeli. «Spero che siano coinvolti fattivamente – conferma Carla -, perché in vista della costituzione dell’Assemblea sinodale il nostro Gruppo deve in primo luogo “leggere” il territorio per individuare persone rappresentative dei diversi ambiti di vita, non tutti necessariamente ecclesiali».
Sul lavoro che attende il Gruppo, Carla riprende le indicazioni dell’Arcivescovo: «Ci ha definiti “artigiani della sinodalità”, chiamati a un lavoro minuzioso, ma anche originale e unico, e ci ha esortato a essere una forza propulsiva. A proposito dei moderatori ha utilizzato l’espressione “umiltà nel protagonismo”: umili nel lavorare insieme agli altri, ma anche protagonisti nel guidare, sollecitare e prendere decisioni».