È in via di conclusione ad Assisi il tradizionale pellegrinaggio diocesano dei preadolescenti (11-14 anni), che quest’anno coinvolge circa 1500 ragazzi ambrosiani. Un’immersione nella spiritualità di San Francesco e Santa Chiara e nei luoghi della loro vita, ma anche l’occasione per rendere omaggio a Carlo Acutis, beatificato nel 2020, che ora riposa nel Santuario della Spogliazione.
Una lampada votiva offerta dai ragazzi degli oratori milanesi è stata collocata in forma stabile vicino alla tomba del beato: un gesto simbolico per consolidare l’unione spirituale che lega la Diocesi e il milanese Acutis, deceduto nel 2006 a soli 15 anni. La fiamma della lampada sarà alimentata continuamente grazie all’offerta dell’olio da parte degli oratori che aderiscono alla Fom (Fondazione Oratori Milanesi).
A guidare il pellegrinaggio, in rappresentanza dell’Arcivescovo, è stato il Vescovo ausiliare mons. Luca Raimondi che con don Stefano Guidi, direttore della Fom, ha accompagnato i ragazzi in questa esperienza di grande valore spirituale.
Tra i momenti più significativi, l’avvio delle celebrazioni domenica 23 alle 17.30, con l’accensione da parte di mons. Raimondi della lampada nella cattedrale di San Rufino e il corteo gruppo dei giovani ambrosiani in processione verso la tomba di Carlo Acutis. Oggi, alle 9, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli l’altro momento diocesano con la Messa celebrata dal Vescovo ausiliare e la visita alla Porziuncola.
L’iniziativa è stata promossa e voluta anche dalla Diocesi meta del pellegrinaggio perché, sottolinea monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, «Questa lampada ci fa sentire più vicine e unite, Chiese sorelle che si ritrovano nel segno del Beato Carlo Acutis. Ringrazio di cuore l’Arcidiocesi di Milano per questo dono che simboleggia la luce, la speranza, la gioia e soprattutto la fede in Cristo che Carlo, con la sua vita santa, ha testimoniato. Sarà accanto al corpo del Beato, nel Santuario della Spogliazione dove l’esempio di San Francesco ha spinto anche Carlo ad essere tutto di Dio e dei fratelli».
«Ho desiderato che ci fosse una lampada portata dagli oratori della Diocesi di Milano vicino alla tomba di Carlo Acutis – spiega l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini – proprio perché vogliamo ribadire il nostro impegno a pregarlo, a conoscerlo e a imitarlo e vogliamo chiedere a questo santo ragazzo, che ora è più vicino a Dio, che ci aiuti a trovare la nostra strada, a vivere intensamente i nostri cammini negli oratori, a cercare con semplicità e gioia la nostra vocazione».