In passato il giorno di San Martino non era atteso tanto per veder spuntare il sole di novembre, quanto per una precisa scadenza nel calendario dei campi. La ricorrenza segnava infatti la fine dei contratti di mezzadria e il termine dell’anno agrario. E con esso, dunque, anche il ringraziamento per i doni ricevuti nell’anno che si chiudeva e la richiesta di benedizione su quello futuro.
Per questo nella prima domenica dopo San Martino, dal 1974 la Chiesa italiana celebra la Giornata del Ringraziamento. Una festa che Coldiretti ha fatto propria fin dal 1951 e che ora, per l’80° anniversario dell’associazione, si sposta nel cuore della metropoli. Domenica 17 novembre gli agricoltori di Milano, Lodi e Monza e Brianza celebreranno in Duomo, alle 17.30, la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo e concelebrata da don Matteo Vasconi, Consigliere ecclesiastico di Coldiretti nelle tre province lombarde (vedi qui la locandina). Si tratta della Messa per la prima domenica dell’Avvento ambrosiano: diretta su Telenova e www.chiesadimilano.it e youtube.com/chiesadimilano. Per tutta la giornata, poi, in Piazza dei Mercanti sarà organizzato il mercato contadino di Campagna Amica, insieme a laboratori per i più piccoli con le fattorie didattiche di Terranostra, oltre a mostre e presentazioni.
La spesa sospesa
Per rendere ancora più concreto il ringraziamento, per chi visiterà il mercato contadino l’invito è a partecipare a una spesa sospesa, i cui prodotti contribuiranno a formare i pacchi alimentari che a fine giornata, sempre alla presenza di monsignor Delpini, saranno donati alla Caritas ambrosiana. Sottolinea il valore dell’iniziativa don Vasconi: «Per tutti la vita è un dono, e questo è ancor più evidente per i nostri soci e per tutti gli agricoltori, che fondano la propria economia su ciò che la terra genera».
Speranza cristiana e sostenibilità
Un dono che, come indica la Cei nel suo messaggio per questa giornata, apre alla speranza verso il domani. «Ci avviciniamo così a quello che sarà il tema del Giubileo – sottolinea Vasconi -: da una parte la speranza è alimentata dalla certezza dell’incontro con Gesù nella nostra vita, i cui frutti della terra sono un segno chiaro. Ma, d’altro canto, la speranza ci chiama anche a metterci in gioco, diventando strumenti di carità. Come tutti, anche i nostri soci lavorano per guadagnarsi il pane quotidiano. Ma ciò non esclude che una parte di ciò che si vive possa diventare strumento di carità, verso chi può avere, rispetto a noi, meno motivi per ringraziare».
La Chiesa invita infine a proseguire sulla strada di un’agricoltura sempre più sostenibile, salvaguardando il dono della creazione. Una consapevolezza ormai sempre più diffusa e radicata, non solo tra chi vive a tempo pieno la dimensione dell’agricoltura. Qual è dunque l’invito per i cittadini che si fermeranno in Piazza dei Mercanti, e per gli stessi agricoltori? Milano, ricorda don Vasconi, è la seconda città agricola d’Italia (sono quasi 3.000 gli ettari coltivati sui 18.000 di tutto il territorio cittadino, con 117 aziende attive), ed «è esperta di un’alleanza chiara tra la campagna e la vita della città: quello che in città accade è sostenuto da quello che avviene nel territorio circostante, così come, viceversa, le campagne traggono vantaggio da ciò che avvien nella dimensione più industriale e cittadina. Il ringraziamento, quindi, nasce anche dal fatto che non c’è una contrapposizione tra i due mondi, che invece si edificano a vicenda. In questa dimensione di continuità –Coldiretti ci aiuta, ed è allo stesso tempo aiutata dalla Chiesa, a mantenere aperto lo sguardo su tutta la realtà».