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Sirio 10 - 16 marzo 2025
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Milano

Messa in Duomo per don Giussani

Presieduta il 12 febbraio alle 19.30 dall’Arcivescovo, a 20 anni dalla morte e nel 43° anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Cl. Diretta web

6 Febbraio 2025
Don Luigi Giussani

Il prossimo 22 febbraio ricorre il ventennale della morte del Servo di Dio don Luigi Giussani. L’anniversario, unitamente al 43° del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione (11 febbraio 1982), sarà ricordato nella celebrazione eucaristica che l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiederà nel Duomo di Milano mercoledì 12 febbraio alle 19.30 (diretta su www.chiesadimilano.it e youtube.com/chiesadimilano). Per questi anniversari numerose Messe verranno celebrate in Italia e nel mondo, presiedute da Cardinali e Vescovi. L’elenco aggiornato è su www.clonline.org.

L’intenzione delle Messe è la seguente: «In questo anno giubilare chiediamo a Maria “di speranza fontana vivace” la grazia di ripetere ogni giorno il nostro fiat. La Madonna di Lourdes protegga il cammino della Fraternità e faccia crescere in noi la gratitudine per il dono di don Giussani alle nostre vite e l’amore alla Chiesa che desideriamo servire. Invochiamo su di noi e sul mondo intero il dono della pace».

Davide Prosperi, presidente della Fraternità di CL, ha dichiarato: «In un anniversario così significativo, non trovo modo migliore per esprimere la nostra gratitudine se non quello di riprendere alcune parole che in questo stesso Duomo, vent’anni fa, pronunciò l’allora cardinale Ratzinger celebrando i funerali di don Giussani. All’inizio della sua omelia, il Cardinale descrisse don Giussani come un uomo che “sin dall’inizio era [stato] toccato, anzi ferito dal desiderio della bellezza”, e che non accontentandosi “di una bellezza qualunque” aveva “trovato Cristo”, capendo così che “il Cristianesimo è un incontro; una storia d’amore; è un avvenimento”. L’accadere di questa “storia d’amore” ci rivela con sempre maggior chiarezza il senso di ciò che ancora Ratzinger disse nella medesima occasione: “L’amore di don Giussani per Cristo era anche amore per la Chiesa, e così sempre è rimasto fedele servitore, fedele al Santo Padre, fedele ai suoi Vescovi”. Una Chiesa che ha per noi la forma concreta – come amava dire don Giussani – di un’amicizia vera, di una “compagnia al destino”, la cui unità – ce ne rendiamo sempre più conto – è la prima via di salvezza per noi stessi e di missione verso tutti».

Il 9 maggio 2024 l’Arcivescovo ha presieduto la prima sessione pubblica della Fase testimoniale per la causa di beatificazione e di canonizzazione di don Giussani. Terminata la Fase testimoniale, la documentazione raccolta sarà inviata al Dicastero delle Cause dei Santi in Vaticano. Seguiranno le altre fasi previste dalle norme, fino alla eventuale decisione del Santo Padre di dichiarare Venerabile il Servo di Dio.