Al centro della terza puntata del dossier «Martini in otto parole» (leggi qui l’introduzione), c’è il tema «Guerra e pace».
Gli strascichi dell’invasione russa dell’Afghanistan. La prima Guerra del Golfo. La sanguinosa dissoluzione della Jugoslavia che devastò i Balcani. L’attentato alle Torri Gemelle e il conseguente attacco degli Stati Uniti all’Afghanistan. Senza dimenticare la caduta del Muro di Berlino e della “cortina di ferro” – che in alcuni Paesi sfociò in cruente rivoluzioni – e i numerosi conflitti “regionali” in Sudamerica, Africa, Asia… I 22 anni dell’episcopato ambrosiano di Carlo Maria Martini hanno attraversato un’epoca inquieta sul piano internazionale, nella quale tensioni e contrapposizioni spesso non trovarono soluzione diversa dal ricorso alle armi.
Il Cardinale non solo fu attento e partecipe osservatore, ma levò frequentemente la sua voce contro ogni conflitto. E nel dibattito che periodicamente si accendeva sulla cosiddetta «guerra giusta» non esitò a indicare ai credenti quale sarebbe stata una testimonianza coerente con il Vangelo. Su tutti spicca il Discorso alla Città del 6 dicembre 2001, meno di tre mesi dopo l’11 settembre, nel quale la sua meditazione offrì suggerimenti non a caso riproposti recentemente all’attenzione generale per la loro estrema attualità.
Martini sollecitò i fedeli ambrosiani a riflettere sulla pace anche attraverso il Meeting internazionale «Uomini e religioni», che nel 1993 riunì a Milano autorevoli esponenti di tutte le fedi e confessioni.
E l’Arcivescovo non mancò neppure di rilevare con grande preveggenza l’impatto che le migrazioni di imponenti masse di popolo – forzate non solo dalla povertà delle loro terre, ma spesso proprio dalle guerre – avrebbe avuto sulla nostra società, stimolando in questo senso la presa di coscienza della comunità cristiana.
Spunti di approfondimento
Proponiamo il testo integrale del Discorso alla Città 2001 del 6 dicembre 2001 (leggi qui), nel quale l’Arcivescovo, oltre a riflettere su guerra e pace, svolse una trattazione sistematica dei concetti di terrorismo, ritorsione e legittima difesa.
La voce del Cardinale
Negli ultimi mesi del 1991 l’Europa e il mondo assistevano con crescente preoccupazione alla progressiva dissoluzione della Jugoslavia. Dopo la Slovenia era il turno della Croazia a dichiararsi indipendente da Belgrado e la secessione portò a un’escalation militare con bombardamenti, scontri armati tra le truppe e violenze ai danni della popolazione civile. Il 29 ottobre, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, si svolse una Veglia di preghiera per la pace, durante la quale il cardinale Martini tenne una riflessione. Ne proponiamo la registrazione audio.
Tornato a Milano per il suo 25° di episcopato, celebrando in Duomo l’8 maggio 2005 Carlo Maria Martini parlò dell’accoglienza, con un chiaro riferimento alla costruzione di un mondo di pace.