«Siamo certi che dal cielo padre Aristide sta sorridendo per il vostro gesto e per il nostro servizio. Mi pare di ascoltare la sua voce che ci dice: “Coraggio, non disperiamo, la Provvidenza esiste”…». Si conclude così la lettera inviata da padre Angelo Gaio, Povero Servo della Divina Provvidenza dell’Opera Don Calabria e direttore dell’Ospedale “Divina Provvidenza” di Marituba (Brasile), a Rosanna Pirovano, presidente dell’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano di Erba. Il motivo? Ringraziare dell’importante contributo finanziario che il sodalizio erbese ha inviato al nosocomio brasiliano per sostenerlo nella lotta al Coronavirus.
Marituba è stata teatro dell’ultima missione di Aristide Pirovano (1915-1997), missionario erbese, Vescovo e Superiore generale del Pime. In tarda età affidò la sua comunità ai Poveri Servi e, dopo la sua morte, a Erba si è costituita l’associazione degli Amici, che da allora collabora con l’Opera Don Calabria.
Nel Parà, lo Stato di Marituba, il primo caso di Covid risale al 18 marzo e la quarantena è stata disposta intorno a Pasqua: oggi è uno dei primi cinque Stati brasiliani per numero di infetti e di vittime. Davanti alla propagazione del virus, il Governo statale ha destinato l’ospedale di Marituba alla presa in carico di persone contagiate. Il nosocomio è stato così diviso in due settori: il primo destinato ai pazienti ordinari, il secondo a quelli “sospetti”. In quest’ultimo è stato attrezzato un reparto di degenza con 23 letti, ma si rendeva necessario potenziare la terapia intensiva.
Perciò i responsabili locali dell’Opera Don Calabria hanno stilato un progetto, con relativo budget: circa il 50% del fabbisogno sarebbe stato coperto da un finanziamento del Ministero della Salute del Parà, per la parte restante si è fatto appello alla generosità delle associazioni vicine all’Opera, tra le quali gli Amici di Erba, che hanno sostenuto i lavori attingendo alla propria disponibilità di cassa, ivi compresi i fondi provenienti dal 5×1000. Un contributo tanto più prezioso, sempre secondo padre Gaio, considerati i problemi che la pandemia ha causato alla stessa Erba e a tutta la Lombardia: «La vostra solidarietà ci commuove», ha scritto il religioso. Così la terapia intensiva è stata ampliata fino a 16 posti-letto e ha già accolto molte delle prime 90 persone prese in cura, ottenendo buoni risultati.
«In questa dura sfida al virus, il vostro gesto di amore e di vicinanza ci dà la forza per restare accanto alla gente che soffre», sono ancora parole di padre Gaio. E per continuare ad aiutare, a chi volesse sostenere l’ospedale di Marituba gli Amici rinnovano l’invito a effettuare offerte utilizzando l’Iban IT88A0832951270000000202956 (BCC Brianza e Laghi, Filiale di Erba), con la causale “Per l’Ospedale di Marituba – Emergenza Covid 19”.