Il bisogno “urgente” di affrontare una questione presente costantemente nelle cronache quotidiane (il gap tra uomini e donne in tanti ambienti, che arriva fino a esperienze cruente) e che genera sconcerto, delusione e allontanamento anche nella Chiesa, è alla base di «Mai senza di te. Piccola scuola per vite risvegliate», un progetto nato lo scorso anno in condivisione tra diverse realtà ecclesiali presenti nella diocesi di Milano (Azione Cattolica Ambrosiana, Spazio Asmara, Donne per la chiesa, Decapoli).
Con l’aiuto di esperti negli studi biblici e teologici, negli ambiti delle scienze umane, nel volontariato o in attività pastorali nelle Chiese di diverse confessioni, l’intento era quello di fare riferimento alla tradizione cristiana, in una ricerca di giustizia e di inclusione, per riconoscere stereotipi e diseguaglianze di genere, discriminazioni ed esclusioni che costituiscono l’humus per abuso di potere, sopraffazione, violenza. E dal confronto e dall’acquisita consapevolezza ricavare le basi per riconoscere prassi di vita e relazione, anche ecclesiali, inclusive e solidali.
Dopo una prima risposta molto positiva, allo scopo di allargare lo sguardo e di offrire spunti per andare oltre, quest’anno si replica, nelle sedi che avevano inaugurato il progetto (e che propongono ulteriori approfondimenti) e in altre nuove (che invece propongono percorsi simili al percorso pensato lo scorso anno). Ai promotori si sono aggiunti la Pastorale familiare decanale a Lecco; i Missionari Saveriani, la Casa delle Donne, il Circolo culturale ProDesio, le Acli e Desio città aperta a Desio; la Comunità pastorale La Visitazione e il Decanato Gallaratese-Cagnola-Quarto Oggiaro a Milano; l’Unione femminile cattolica ticinese a Lugano.
