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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Lutti

L’Unitalsi piange Roberto Curti e Giuseppe Romani

Il primo è stato per undici anni segretario della Sezione lombarda, il secondo fino a pochi mesi fa ha presieduto la sottosezione di Magenta-Rho

14 Giugno 2022
Roberto Curti e Giuseppe Romani

Due lutti per l’Unitalsi lombarda.

Questa mattina, dopo una breve e fulminea malattia, è scomparso Roberto Curti, volontario dell’associazione, per molti anni collaboratore di Gianfranco Rainoldi alla sottosezione di Milano, poi presidente dell’Unitalsi Milano Nord Est e per undici anni segretario della Sezione lombarda. Un compito, quest’ultimo, diventato ancor più gravoso durante la pandemia, quando era diventato anche la voce della segreteria. Con la moglie Piera era anche membro titolare dell’Hospitalité ND Lourdes.

Già malato, aveva comunque coordinato le elezioni di sottosezione e quelle per il rinnovo regionale e, ricoverato all’ospedale di Monza, aveva spiegato: «Faccio le consegne perché ho qualche problema di salute». Così si è congedato dalla associazione.

«Non è facile testimoniare in questo momento la “grazia” che abbiamo avuto come dono della presenza di un fratello unitalsiano che ha testimoniato con la propria vita il bene verso gli altri, in modo particolare verso gli ammalati, quel bene che ogni giorno metteva nelle mani di Maria che stamani lo ha accolto in cielo», lo ricordano Vittore De Carli, Luciano Pivetti e tutto il Consiglio regionale.

Dopo una lunga malattia lunedì 13 giugno è morto anche Giuseppe Romani, fino a pochi mesi fa presidente della sottosezione di Magenta-Rho. Era entrato nell’Unitalsi nel 1994, prima validissimo barelliere, poi con l’incarico dirigenziale svolto dal 2016 al 2021.

Con doti umane che lo rendevano amabile agli occhi di tutti, sapeva risolvere situazioni complesse senza mai abbandonare pacatezza d’animo. Ha gestito ogni momento della sua vita unitalsiana con serietà, passione, pazienza, meticolosità e precisione (qualità che derivavano dalla sua arte di orologiaio). Concepiva e gestiva anche gli impegni unitalsiani come fossero ingranaggi meccanici di quegli orologi che, con maestria, riparava: ogni componente doveva occupare il suo posto ed essere in armonia con le altre parti.