Carissimi amici e amiche della diocesi di Milano, vi scrivono le artigiane dell’associazione Tejesol Huacho. Tejesol significa “Tessiamo una economia solidale”; Huacho è una cittadina del Perú che difficilmente potete immaginare, con il suo porto, le spiagge e il deserto che la circonda. In alcune oasi qui vicino nasce il giunco, verdissimo, che fa contrasto con l’aridità circostante.
Noi siamo 48 persone di vari comuni della provincia che da alcuni anni ci dedichiamo a tessere con questa fibra oggetti artigianali; tale attività ci ha permesso di migliorare le nostre condizioni economiche e di sentirci apprezzate per il nostro lavoro. Abbiamo imparato i principi dell’economia solidaria e ci sforziamo di viverli ogni giorno.
Sapete, anche per noi è difficile immaginare cosa sia una veglia missionaria: non l’abbiamo mai vista! Però sì, conosciamo alcuni dei suoi frutti nei numerosi missionari e missionarie che sono stati inviati a Huacho dal 1989: padre José, padre Luciano, padre Ezio e molti altri preti, suore e laici. Ci hanno detto che quest’anno partiranno in molti per la nostra terra e siamo ansiosi di conoscerli.
Abbiamo ricevuto e imparato tanto, in questo momento ci sentiamo con il cuore grato e la voglia di ringraziare. Lo facciamo con l’affetto con cui le nostre mani hanno intrecciato ciascuno dei ricordi che state per ricevere: si tratta di un portachiavi in giunco. La figura rappresenta un “huaco”, cioè un vaso antico di ceramica, come quelli che sono stati trovati a centinaia nella nostra località, segno delle nostre radici culturali. Portandolo con voi tutti i giorni, vi ricorderà la vita di terre lontane ma sorelle.
Non ci resta che salutarvi con affetto e invitarvi a venire a trovarci: sperimenterete che non a caso Huacho è definita: “La città ospitale”.
Le socie ed i soci
dell’associazione Tejesol Huacho
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