Venerdì 24 febbraio il cardinale Angelo Scola darà il via alla Visita pastorale nel Decanato di Legnano (Mi), incontrando i fedeli del Decanato presso il Teatro Talisio Tirinnanzi (piazza IV novembre). Il ritrovo per i fedeli è fissato alle 18.45 al Santuario della Madonna delle Grazie di Legnano. Alle 19 partirà la camminata verso piazza San Magno, con la partecipazione del Corpo Bandistico Legnanese. Alle 19.30 l’arrivo in piazza San Magno e l’incontro con il cardinale Scola per un breve momento di saluto e di festa. Alle 20 sarà aperto il Teatro; chi non vi troverà posto potrà raggiungere la vicina chiesa di San Domenico (corso Garibaldi), dove sarà possibile assistere su maxischermo all’incontro con l’Arcivescovo. Alle 20.30 l’inizio della serata, animata dal Coro dei Giovani del Decanato.
«Il nostro territorio comprende la città di Legnano, con circa 60 mila abitanti distribuiti in otto parrocchie, e il circondario, con altrettanti abitanti che vivono in cinque parrocchie», spiega il decano don Fabio Viscardi, parroco dei Santi Martiri Anauniani.
Quali sono state le tappe che hanno preceduto questo incontro?
Noi preti ci siamo ritrovati al nostro interno, ma il momento più bello e significativo è stato sicuramente quello del 15 gennaio, quando in mattinata si è svolto un confronto che ha coinvolto i Consigli pastorali del Decanato. Dopo una preghiera insieme e un’introduzione, ci siamo divisi in gruppi per riflettere su alcune pagine scritte dal Cardinale e sono state formulate le domande da presentare all’Arcivescovo nel corso della serata del 24 febbraio. Le aree di riflessione sono state diverse e hanno compreso un po’ tutti gli ambiti: dalla carità alla liturgia, dalla cultura alla famiglia. Poi le domande sono state riprese dal comitato organizzatore che ha curato l’aspetto tecnico, con la collaborazione dei rappresentanti delle parrocchie e dei Consigli pastorali. Il comitato è stato lo stesso che lo scorso anno si è occupato della Missione cittadine.
La partecipazione alla vita ecclesiale è buona?
La presenza alle Messe domenicali è del 14-15%, in linea con quanto avviene nelle altre parrocchie della cintura milanese. Ci sono molti anziani, certo, ma si fatica a intercettare i quarantenni: quelli insomma che, come dice il Cardinale, per la difficoltà a vivere hanno poco tempo per interrogarsi sulla loro vita. Come spesso accade nell’hinterland di Milano, poi, vengono celebrati più funerali che battesimi.
La crisi economica si è sentita molto nel vostro territorio?
Come nel resto della Lombardia. Molte aziende hanno ristrutturato; altre, soprattutto quelle manifatturiere, hanno chiuso. I problemi occupazionali riguardano in particolare due fasce d’età: da un lato i giovani, che hanno difficoltà a trovare un lavoro stabile e ben pagato; dall’altra gli over 50 che, una volta rimasti disoccupati, spesso non riescono più a reinserirsi nel mercato. È cresciuto inoltre il numero delle persone che vengono a bussare alle porte della Caritas, e ormai non si tratta più solo di immigrati.
Gli stranieri sono molto presenti nel Decanato?
Sì, direi che la situazione è quella tipica della cintura milanese. Alcuni sono ben inseriti, altri meno, come accade altrove. Le nazionalità più presenti sono sicuramente gli albanesi, gli equadoregni e i marocchini, ma c’è anche una buona presenza di persone provenienti dallo Sri Lanka: sono di religione cattolica e formano una comunità molto coesa al suo interno.
Quali le attese per la Visita pastorale?
Sono diverse. Innanzitutto quella di costruire una pastorale più unitaria nel Decanato. C’è una bella armonia tra i preti, ma fuori città è difficile intraprendere un cammino unitario. Abbiamo raccolto la sfida del Cardinale di considerare «il campo il mondo», e dunque quella di non pensare solo alla conduzione interna della parrocchia, ma di avere sempre uno sguardo aperto verso ciò che avviene all’esterno. Da noi inoltre è partita anche l’iniziativa di un portale www.chiesadilegnano.it, che ha raccolto l’esperienza della Missione cittadina svoltasi l’anno scorso, per non disperdere il risultato ottenuto, e che si propone come “autostrada” per aggregare tutte le parrocchie del Decanato (il portale legnanese seguirà in diretta streaming la serata con l’Arcivescovo, ndr). Pensiamo infatti di usarlo per divulgare inviti e iniziative, così da informare quanti abitano nel nostro territorio degli appuntamenti in corso e facilitare la partecipazione. Un modo, insomma, per migliorare l’unità tra le parrocchie del Decanato.