Nella seconda settimana di oratorio estivo l’attenzione di educatori e ragazzi si concentrerà sulla figura di Santa Gianna Beretta Molla. Proprio il suo ricordo e il suo esempio di santità, quindi, caratterizzeranno la visita che l’Arcivescovo effettuerà giovedì 20 giugno, in mattinata, prima a Mesero e poi a Magenta, luoghi fortemente segnati dalla vicenda della Santa. A Magenta, in particolare, si trovano la sua casa natale, la Basilica di San Martino dove fu battezzata l’11 ottobre 1922 e dove si sposò con l’ingegner Pietro Molla, l’Istituto Canossiano e la chiesa di Santa Maria Assunta, dove era solita recarsi a messa. E a Magenta l’Arcivescovo incontrerà i ragazzi dell’oratorio della Comunità pastorale intitolata proprio a Santa Gianna, oltre che a San Paolo VI. «Monsignor Delpini visiterà i luoghi in cui la Santa visse e parlerà con i ragazzi dell’esempio che questa donna ha lasciato con la sua vita e le sue scelte», sottolinea appunto don Emiliano Redaelli, vicario della Comunità pastorale e responsabile dell’oratorio estivo.
Come sarà articolata la visita?
L’Arcivescovo arriverà qui intorno alle 10.30 e si fermerà fino all’ora di pranzo. Incontrerà prima i ragazzi delle scuole elementari e i loro educatori, con i quali farà un momento di preghiera in Basilica. Poi abbiamo previsto un incontro con i ragazzi delle scuole medie. Stiamo ancora mettendo a punto tutti i dettagli con i responsabili della Fom. Sicuramente ci sarà un momento di confronto in cui i ragazzi potranno rivolgere le loro domande: il nostro Arcivescovo è molto portato a questo genere di dialoghi e i ragazzi aspettano con gioia questo momento. Tra loro c’è interesse e curiosità.
Quanti ragazzi del territorio partecipano all’oratorio estivo?
Non abbiamo ancora tutte le iscrizioni, perché le attività iniziano lunedì 10 giugno e procedono poi per quattro settimane. Ma partecipano i ragazzi dei cinque oratori della città per l’intera giornata, dunque i numeri sono sempre piuttosto alti.
Sono prevalentemente italiani oppure ci sono anche stranieri?
Negli ultimi anni è aumentata la partecipazione di ragazzi stranieri. In questi giorni diverse mamme immigrate hanno mostrato interesse per le attività del nostro oratorio estivo. Qui a Magenta vivono diversi albanesi e kossovari, ci sono anche pakistani e maghrebini. Un buon numero di pakistani viene anche ogni giorno a giocare in oratorio. Può capitare qualche momento di tensione con ragazzi italiani per la gestione degli spazi – per esempio su chi usa questo o l’altro campo, oppure su chi deve usare la porta -, ma sono episodi sporadici che si risolvono facilmente.