Giulia Grottola è una giovane socia di Azione Cattolica ambrosiana, ha 25 anni, vive a Milano e lavora come organizzatrice di eventi in Fondazione Theodora. Dal 23 al 25 agosto, insieme a giovani di tutta la diocesi, parteciperà al workshop “Un corpo per amare. Dialoghi e domande per vivere”, che si svolgerà a Castelveccana. «Da tempo il gruppo giovani di Azione Cattolica ambrosiana sta raccogliendo spunti e stimoli da parte di tutti coloro che vivono esperienze di Ac a livello locale e diocesano – spiega Giulia -. In tante occasioni i giovani chiedono di affrontare tematiche che generalmente non vengono trattate, né a scuola, né in oratorio».
Sono quattro i “nuclei di riflessione” attivati dai giovani di Ac: politica, discernimento, lavoro e sessualità. In particolare il workshop del 23-25 agosto sarà incentrato su quest’ultimo tema. “Spesso si hanno pregiudizi che ingessano invece che aprire – racconta Giulia -. Ci rendiamo conto che alcuni modi di pensare, anche all’interno della Chiesa, sono poco al passo con i tempi e si fatica a tramutarli nel contesto della società di oggi. Come giovani cristiani non riusciamo a raccontarci, a dialogare, a esporci su tematiche legate alla sessualità, perché c’è molta paura del giudizio, anche all’interno della Chiesa. Spesso mi interrogo su questioni relative al modo dei giovani di vivere la sessualità e mi sento incapace di declinare il contesto in cui vivo con i principi della fede che professo da sempre».
A Castelveccana saranno presenti esperti e professionisti che si occupano di queste materie ogni giorno: docenti universitari, ricercatori, ma anche teologi, con cui affrontare questioni a volte spinose. «Saremo stimolati a lavorare a livello personale e in gruppi. Non mancheranno laboratori per far emergere alcuni punti fermi del workshop. Penso che possa essere una buona occasione per mettere in discussione anche alcuni precetti religiosi, ma anche molti standard che la società ci impone. Cerchiamo di andare oltre – prosegue Giulia -. Come giovani di Azione Cattolica sogniamo una Chiesa che sia coraggiosa, che sia pronta a fare un passo avanti, che si apra alle diversità delle persone, non solo a parole o nelle omelie domenicali, ma anche nel concreto di tutti i giorni, lasciandosi interpellare dal modo di pensare anche dei giovani cristiani. Non servono più regole generiche, è necessario considerare ogni singolo caso e valutarlo per quello che è in realtà. Le persone sono fatte di carne e ossa, non si possono incasellare in regole rigide e inflessibili” conclude Giulia.
Info e dettagli www.azionecattolicamilano.it