A Milano, il mare non c’è. Inutile cacciarsela. È la prima reazione. Un orecchio attento, invece, sente pure qui lo sciabordio delle onde. E un naso allenato capta i caratteristici profumi marini.
Basti una constatazione: molta merce – di cui anche gli ambrosiani dispongono – arriva qui prevalentemente attraverso le navi. Un odore, inoltre, s’impone. Ogni giorno, dalle spiagge, il pesce fresco raggiunge le tavole locali attraverso il Mercato ittico più grande del sud Europa: quello di Milano, appunto. Il mare, quindi, non è fuori orizzonte.
Seguendo questi sensi sviluppati, venerdì 3 luglio, alle 7.30, l’Arcivescovo visiterà i banchi del pescato e incontrerà gli operatori del settore presso il Mercato cittadino.
I motivi
Di carne (ops!, pesce) al fuoco ce n’è. La rete trabocca.
In questo mese ricorre la tradizionale giornata ecclesiale denominata Domenica del mare.
Da un anno, poi, la Stella Maris si prepara a celebrare il centenario di fondazione che si terrà dopo l’estate. Il sodalizio ecclesiale ha una preoccupazione pastorale per l’intera filiera marina: in ogni porto raccoglie le confidenze degli operatori e delle loro famiglie, che risentono dei risvolti faticosi del lavoro; cura la formazione dei cappellani, a servizio di equipaggi e passeggeri con diverse provenienze geografiche e religiose; è attenta alla vita di chi sfida le onde per sfuggire la fame e la guerra.
Nel prossimo mese di agosto, in più, l’Apostolato della Preghiera (al quale la storia iniziale della Stella Maris è legata) ha stabilito che l’intenzione universale della orazione del Santo Padre sia dedicata al mondo marittimo: «Preghiamo per tutte le persone che lavorano e vivono del mare, compresi marinai, pescatori e le loro famiglie».
A imprimere una accelerazione d’attenzione, è arrivata cinque anni orsono la Laudato si’. Nel testo si trova un esplicito riferimento anche al mondo della pesca, coinvolta dalla tesi fondamentale del tutto è connesso. Lo stesso papa Francesco ha chiesto di dedicare un intero anno, sino al maggio 2021, alla celebrazione dei temi dell’enciclica.
Con la sua presenza al Mercato ittico l’Arcivescovo manifesterà quindi stima e vicinanza pastorale a tutto il comparto.
Tre Cammini
Il territorio milanese è attraversato, poi, anche da Vie di pellegrinaggio e di turismo religioso, che nel tempo estivo possono essere percorse meditando le tematiche citate.
Si pensi, per esempio, al Cammino di Sant’Agostino, che collega la Liguria alla Lombardia e si sovrappone, per un tratto, alla antica Via del sale: le spoglie del Santo giunsero da Cagliari a Pavia facendo quell’itinerario. Il Cammino dei Monaci, in aggiunta, perimetra il capoluogo milanese: una sua tappa è proprio in località Porto di Mare, con rimando esplicito all’Adriatico. Un altro cammino, la Strada delle Abbazie – nel tratto fra San Pietro in Gessate e Monluè – incrocia esattamente il mercato del pesce in oggetto.
Le Vie sacre elencate sono sempre agibili per l’iniziativa personale. A ideale prosecuzione della visita dell’Arcivescovo, però, l’Ufficio diocesano del turismo ha programmato un appuntamento più socializzante, con rispetto delle prudenze del momento. Domenica 5 luglio si camminerà fino al Duomo di Milano – costeggiando i Navigli – meditando brani della Laudato si‘; sulla via del ritorno si potrà partecipare a un rinfresco sostenibile con menù marinaro (programma).
Una curiosità ambrosiana
Da segnalare una curiosità. Nella diocesi di Milano, a Leggiuno, si trova una chiesa dedicata alla Stella Maris. Chissà perché?
Il mare, infine, richiama anche le vacanze. Ma questa è un’altra storia. Oppure, no…
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