Parole di augurio affettuoso, di vicinanza e di benedizione, sono quelle che l’Arcivescovo rivolge ai detenuti e al personale che lavora nelle carceri nel suo messaggio natalizio, pubblicato dal Centro Ambrosiano in un elegante cartoncino che in questi giorni i cappellani stanno distribuendo negli istituti di pena situati nel territorio della Diocesi.
Nel desiderio di condividere «preoccupazioni e fatiche», l’Arcivescovo porta «il messaggio del Vangelo, che è liberazione interiore e riconciliazione con il prossimo», col desiderio di ricordare «quello che ho imparato stando alla scuola di Gesù: che la violenza ci svuota dentro e distrugge la società, che ogni forma di male conduce sempre alla morte dello spirito, alla confusione del nostro cuore, e soffoca quanto di bello e di buono abbiamo cercato di realizzare nella vita».
Con una certezza: anche il carcere «può essere trasfigurato, trasformato dall’amore che Cristo ci ha insegnato nel Vangelo» e Gesù «sa sempre riconoscere la forza di amore» che abita dentro ognuno di noi. «Ti assicuro che la potenza dell’amore può fare anche di te un santo», ribadisce l’Arcivescovo. E allora ecco l’invito: «Lasciati trasfigurare dalla sua presenza luminosa, lascia che ti avvolga, che ti scaldi il cuore».