La zona Agesci di Milano – che riunisce i 32 gruppi della città di Milano e il gruppo di Trezzano sul Naviglio – continua l’elaborazione del suo progetto di Zona per potere scegliere le strategie e le sinergie capaci di intercettare i bisogni dei ragazzi che partecipano alle attività educative.
Per questo, in un’ottica di cammino sinodale, il comitato di Zona e i capigruppo hanno incontrato giovedì 17 febbraio nell’auditorium della parrocchia di Gesù Buon Pastore di via Caboto (sede del gruppo Milano 97), alcuni rappresentanti di istituzioni civiche ed ecclesiali per avere un confronto sulla situazione giovanile e sulle proposte educative possibili. L’incontro – moderato dalla responsabile di zona Chiara Croce e dall’incaricato regionale alla branca Lupetti e Coccinelle Claudio Trimarchi – ha visto la partecipazione di Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano (con una lunga esperienza scoutistica alle spalle), Matteo Zappa, responsabile delle Aree di Bisogno della Caritas Ambrosiana, Michele Rabaiotti, direttore di Fondazione Guzzetti Onlus, e Silvio Premoli, docente all’Università Cattolica e garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano. Gli argomenti toccati sono stati la situazione dei ragazzi, la qualità delle relazioni, le competenze utili, il rapporto con la natura e il territorio. La riflessione ha ovviamente preso le mosse dalle profonde modificazioni legate all’esperienza della pandemia: ogni ospite ha portato contributi davvero significativi e capaci di aprire nuovi punti di vista sulle sfide educative di oggi.
I gruppi di Milano si stanno mostrando sensibili anche all’emergenza umanitaria legata alla guerra in Ucraina. Oltre ad aver partecipato alle veglie di preghiera proposte nelle proprie parrocchie il 2 marzo, si stanno muovendo, sia come comunità capi che come unità educative dei ragazzi, per la raccolta di beni e fondi in favore dell’Ucraina, collaborando con la Caritas Ambrosiana. Il comitato, sensibile alla questione, sta progettando interventi propri della Zona ma nel frattempo gli scout fedeli al motto Estote parati (Be prepared) si sono già mossi, mettendosi in scia ad attività messe in campo dalle realtà ecclesiali di quartiere.