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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Verso Natale

La vocazione di Giuseppe, un segno per i giovani

Giovedì 16 dicembre alle 19.30, in San Giuseppe della Pace a Milano, veglia di preghiera e riflessione per approfondire la conoscenza di una figura spesso sottovalutata

12 Dicembre 2021
L'angelo e San Giuseppe in un mosaico di Ivan Rupnik

Una veglia di preghiera per conoscere meglio la vocazione e la vita di San Giuseppe; un momento di riflessione e di preghiera per entrare con fede nel clima del Natale e accogliere Gesù. L’iniziativa è rivolta a tutti i giovani della Diocesi. Il ritrovo, nella chiesa San Giuseppe della pace (via Fratelli Salvioni 10, Milano), è per giovedì 16 dicembre alle 19.15 per un momento di preparazione, poi la veglia è alle 19.30, con un titolo molto evocativo: «L’annuncio a San Giuseppe, nel sogno di uomo, un segno per l’umanità».

Vero uomo, adulto e padre

Giuseppe, promesso sposo di Maria, era un giovane con un problema molto contemporaneo: una tremenda paura di sposarsi, una tremenda paura di rispondere al problema che la vita gli aveva messo davanti. Questo «problema» era la sua vocazione: vivere con Maria per dare la vita al Figlio di Dio, al loro figlio Gesù. Spesso San Giuseppe è ridotto a un personaggio secondario, il cui unico merito è quello di essersi fatto da parte. Ma se leggiamo bene il Vangelo, vediamo che Giuseppe è un vero uomo, un vero adulto, un vero padre, che non ha affatto rinunciato, anzi ha preso sul serio il suo compito e la sua vita, e si è tuffato in un mare di problemi con un coraggio sbalorditivo. Ma prima di quel salto – come molti di noi davanti alle scelte decisive della nostra vita – è stato consumato da un timore infernale.

Entrare nel clima del Natale

Questa veglia è l’occasione per conoscere meglio la vocazione di San Giuseppe e per vedere come la sua vita non è diversa dalla vita di qualsiasi giovane che vuole prendere l’esistenza in modo responsabile. Un momento di preghiera e di riflessione per entrare con fede nel clima del Natale e accogliere Gesù che «è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo» (Christus vivit, 1).

«La figura di Giuseppe – diceva papa Francesco durante l’udienza del mercoledì di qualche settimana fa (qui la sua lettera con cui ha indetto l’anno dedicato a San Giuseppe) -, seppur apparentemente marginale, discreta, in seconda linea, rappresenta invece un tassello centrale nella storia della salvezza. Giuseppe vive il suo protagonismo senza mai volersi impadronire della scena».

L’anno di San Giuseppe, il sito dedicato