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Speciale

La scomparsa di Benedetto XVI

Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Università Cattolica

La “tavola solidale” voluta dal Papa

Cento famiglie in difficoltà hanno partecipato al momento conviviale offerto da Benedetto XVI. Il cardinale Antonelli ha portato i saluti e la benedizione del Pontefice

di Silvio MENGOTTO

3 Giugno 2012

«Non è un pranzo delle famiglie povere, ma un momento conviviale e di solidarietà». Con queste parole don Roberto Davanzo precisa il senso del pranzo di solidarietà per 100 famiglie offerto oggi da Benedetto XVI e organizzato da Caritas Ambrosiana presso la mensa dell’Università Cattolica in via Necchi. Un pranzo per sottolineare i valori di accoglienza, apertura all’altro e aiuto reciproco.

Circa 300 i partecipanti, tra cui 148 bambini o adolescenti. Tra loro italiani colpiti dalla crisi, stranieri, rifugiati politici, rom, anziani soli e operatori che vivono giorno per giorno le difficoltà di queste persone. Alcune famiglie sono state invitate su segnalazione dei servizi di accoglienza nei diversi Decanati della città (il Gallaratese, per esempio, è presente con 17 ospiti, tra cui un disabile e un non vedente).

Le famiglie invitate sono state individuate anche dalle diverse realtà caritative presenti a Milano: Casa della Carità, Nocetum, Padri Somaschi, Comunità di Sant’Egidio, Siloe, Scarp de tenis, Senza dimora, Cascina don Massimo. Per don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità, la scelta non è stata facile: «Alla fine abbiamo scelto quelle famiglie con le quali abbiamo avuto un lungo percorso di conoscenza e aiuto».

La Comunità di Sant’Egidio è al tavolo con due donne cingalesi. Sono madre e figlia, arrivate recentemente a Milano per curare il marito e padre, gravemente malato. Dopo la sua morte hanno deciso di rimanere a Milano e sono state aiutate dalla Comunità. Pranzano anche famiglie di fresca emigrazione dalla Cina e dal Venezuela, oltre a un ragazzo solo che viveva per strada: ora anche lui è assistito dalla Comunità di Sant’Egidio.

Gloria Mari, di Nocetum, è al tavolo con una famiglia ucraina e una pakistana. «Ci ha colpito positivamente l’interesse che alcune famiglie musulmane hanno mostrato verso Family 2012», dice. La famiglia pakistana – tre figli piccoli – ha trovato rifugio politico nel nostro Paese. Anche Anna dall’Ucraina ha tre figli: con il marito italiano è stata sfrattata e momentaneamente accolta da Nocetum.

A sorpresa durante il pranzo è intervenuto anche il cardinale Ennio Antonelli, portando i saluti e la benedizione di Benedetto XVI. «La vera ricchezza – ha detto – sono le persone e le loro relazioni».

Il Santo Padre
a pranzo
con sette famiglie

Alle 13.30 è iniziato in Arcivescovado il pranzo del Santo Padre con i rappresentanti delle famiglie del mondo.
Sette le famiglie presenti: da Bagdad (Iraq) la famiglia Hassib; da Kinshasa (Congo) i coniugi Botolo; da Città del Messico (Messico) la famiglia Gomez Serrano con il figlio e la nonna; dalla Spagna i coniugi Burgos; dall’Australia  la famiglia Green (4 persone, tra le quali un figlio seminarista); da Filadelfia (Stati Uniti), la famiglia Tumco (7 persone: papà, mamma e 5 figli); da Milano, la famiglia Colzani con i 4 figli.
Insieme al Santo Padre hanno pranzato l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, tutti i cardinali, il seguito Papale e il Consiglio Episcopale Milanese. Il pranzo si è concluso alle 14.30.