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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Libri

«La spiritualità “moderna” di Charles de Foucauld»

«Si apre a tutti, propone temi universali percepiti anche, e forse soprattutto, nel nostro tempo, e si riferisce costantemente ai poveri, ai piccoli, agli ultimi»: così il Santo nelle parole di monsignor Claudio Stercal, teologo co-curatore dell’Opera Omnia dei suoi scritti, di cui è in uscita il secondo volume. Un’iniziativa di Itl Libri, unica nel panorama editoriale attuale

di Annamaria BRACCINI

26 Ottobre 2024
Charles de Foucauld

Una Collana di pubblicazioni importanti, unica nel panorama editoriale attuale e dal forte valore sia spirituale (per i suoi contenuti), sia esegetico poiché si basa su manoscritti originali. Quelli di un santo la cui avventura umana e cristiana continua a parlare all’inquietudine del tempo presente: Charles de Foucauld. A sottolinearne la rilevanza, in occasione dell’uscita di un ulteriore volume dell’Opera Omnia del grande mistico francese, pubblicata da Centro Ambrosiano, è monsignor Claudio Stercal, docente di Teologia spirituale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, co-curatore dell’iniziativa: «Si tratta del corposo saggio di 288 pagine che raccoglie le Meditazioni di de Foucauld sul Vangelo di Luca. Già il titolo, Cerco i miei amici tra i piccoli, dice per intero quella che fu la sua caratteristica».

Che cosa ha da dire questo Santo – ucciso più di un secolo fa, nel 1916, nel deserto algerino – al mondo di oggi che ne pare sempre più affascinato?
Credo che de Foucauld continui a interessare per la radicalità e l’essenzialità della sua testimonianza di vita e di fede. Si appoggia molto ai Vangeli, si apre a tutti e, quindi, propone temi universali che tali vengono percepiti anche, e forse soprattutto, nel nostro tempo. È una spiritualità “moderna”, se così si può dire, che colpisce anche per il suo riferimento costante ai poveri, ai piccoli, agli ultimi.

L’interpretazione di Luca non è una lezione sui Vangeli, ma è un “entrare” nel cuore della spiritualità foucauldiana. È questa che volete approfondire e illuminare con l’Opera Omnia?
Sì. Da queste pagine emerge il cuore di de Foucauld e la sua riflessione, anche perché si tratta di brevi riflessioni scritte giorno per giorno, con semplicità, presumibilmente dalla metà di settembre 1897 al febbraio 1899, quindi redatte nel soggiorno a Nazaret. De Foucauld era una persona di grande intensità affettiva, che sperimentava il rapporto con Gesù come vitale e questo definisce un cristianesimo non formale o istituzionale. E, forse, fu appunto questa intensa dimensione personale che non permise di comprenderlo appieno nel passato, mentre oggi è molto più vicino alla nostra sensibilità. Possiamo dire che, nella sua visione e nel suo desiderio di essere un «fratello universale», de Foucauld sia stato in anticipo sui tempi.

Quali volumi sono già stati editi e di quanti dovrebbe comporre l’Opera?
Questo è il secondo, dopo le meditazioni sui Vangeli di Matteo e di Marco. Complessivamente si potrebbe arrivare a 40 saggi, con una prima ventina dedicata, in specifico, a meditazioni e scritti spirituali. Vi è poi un corpus di corrispondenza, che forse non sarà necessario pubblicare per intero.

Come si è potuto accedere a questi manoscritti originali?
Per la Causa di canonizzazione la diocesi francese di Viviers ha organizzato l’Archivio degli scritti di de Foucauld. Grazie a un accordo con quella diocesi e alla collaborazione con alcune Discepole del Vangelo – uno degli istituti religiosi che si ispirano alla spiritualità foucauldiana – che si trovano a Viviers, è stato possibile dare vita a questa iniziativa. Possiamo dire che una serie di circostanze hanno reso possibile questo progetto: una nuova traduzione, non antologica, ma integrale, basata direttamente sulle fonti manoscritte.

Quindi l’editrice della Diocesi di Milano è l’unica, in questo momento, che lavori a una traduzione sugli originali?
Sì, penso proprio che sia così.