«Viviamo in Paesi diversi e pensiamo di essere diversi. La diversità in realtà non esiste, se non nella disponibilità ad aiutare chi si trova in difficoltà». E ancora, una scrittura infantile, accanto al disegno di un barcone con una sorta di rete da cui emergono volti di colore ripescati dal mare, aggiunge: «Sono una goccia nel mare umano sconfinato, una goccia confusa, sbattuta: grido di dolore nel coro dell’universo». Poi tanti altri disegni, magari buffi e allegri, come quello di un viso sorridente del Papa tra un grande cuore e il sole o, magari, più nascostamente dolorosi, come quello che rappresenta un’Africa divisa a metà tra il deserto e un mare azzurrissimo attraversato da imbarcazioni cariche di donne e uomini.
No, non sono artisti che espongono nella rassegna alla moda, né è famoso il critico d’arte che ha selezionato le loro opere. La mostra «Ti regalo un disegno», allestita con semplicità e suggestiva eleganza presso le prestigiose Gallerie d’Italia a Milano, è qualcosa di più della settantina di disegni che mostrano tutta l’umanità dei bambini – già, in sé, una cosa straordinaria -, ma racconta un’iniziativa piena di significato, nella quale protagonisti sono il Papa, piccoli di ogni continente e i loro coetanei malati. Infatti il Santo Padre ha deciso di donare all’Ospedale “Bambin Gesù” di Roma i tantissimi disegni che i bambini gli hanno regalato durante i suoi viaggi o gli hanno inviato.
Alla serata benefica non ha voluto mancare l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che ha visitato la rassegna accompagnato da Mariella Enoc, presidente del Policlinico e Centro di Ricerca romano (il più grande d’Europa con i suoi 607 posti-letto e la presenza di tutte le specialità pediatriche). Presenti anche Carlo Messina, Ceo di Intesa San Paolo (Gruppo che sostiene l’iniziativa) il prefetto di Milano Luciana Lamorgese, monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, e tante personalità della società civile milanese.
«Abbiamo molti bambini di cui ci prendiamo totalmente carico anche dal punto di vista economico, perché arrivano sprovvisti di tutto – spiega la presidente Enoc -. Tra pochi giorni, per esempio, verrà reso noto che due gemelline siamesi del Burundi sono state operate con successo. Al Papa possiamo dire solo grazie. Vogliamo che i disegni siano donati a famiglie di piccoli degenti e a benefattori».
Più volte, nella serata, monsignor Delpini torna a osservare, incantato, i disegni: una parte dei tantissimi che padre Antonio Spadaro, direttore della rivista dei gesuiti italiani La Civiltà Cattolica, ha ricevuto da papa Francesco per conservarli presso la sede della pubblicazione. «Li ho visti una volta nella residenza di Santa Marta e ho chiesto al Santo Padre cosa ne avrebbe fatto – ricorda padre Spadaro -. Lui mi ha detto: “Prenditene cura”. Continuano ad arrivare, non so nemmeno ormai quanti ne abbiamo, ma li conserviamo tutti perché il Papa sente che devono servire per altri bambini».
Oltre 100 di questi disegni saranno in mostra alla presenza del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, martedì prossimo a Palidoro sul litorale laziale, una delle quattro sedi del “Bambin Gesù”.