Sabato 25 giugno l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, accogliendo la preoccupazione dei coltivatori della terra, degli allevatori e delle loro famiglie in queste settimane di siccità, si recherà in tre chiese del territorio agricolo della Diocesi a pregare il santo Rosario per il dono dell’acqua, per il saggio utilizzo di questo bene vitale, per quanti soffrono il dramma della mancanza di risorse idriche.
Pregare per la pace, la pioggia, la salute
Così l’Arcivescovo presenta l’iniziativa: «Nel tempo della guerra, la preghiera. Nel tempo della pandemia, la preghiera. Nel tempo della siccità, la preghiera. Desidero percorrere le terre del riso e del grano, le terre dei fossi e dei campi per invocare la “Madonna della Bassa” perché la provvidenza di Dio venga in aiuto alla nostra debolezza. La preghiera per la fecondità della terra e la pioggia che viene dal cielo richiede la fede semplice dei bambini che si fidano del Padre che sta nei cieli. Richiede la fede sapiente che raccoglie in ogni situazione l’occasione per accogliere la chiamata a conversione verso uno stile di vita che abiti la terra come chi coltiva il giardino piantato da Dio in Eden. Richiede la fede cristiana che, obbediente al comando di Gesù, prega: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Discepolo del Signore, desidero pregare e invitare a pregare per la pace, la pioggia, la salute. Perciò mi faccio pellegrino per pregare Maria».
Le tappe
Questo semplice pellegrinaggio si svolgerà nel pomeriggio di sabato 25 giugno, con queste tappe: ore 14, preghiera del Rosario nella chiesa di S. Ambrogio (Via Rimembranze, 1) a Trezzano sul Naviglio (Mi); ore 15.30, preghiera del Rosario nella chiesa di S. Martino Olearo di Mediglia (Mi); ore 16.30, preghiera del Rosario nella chiesa Beata Vergine del Rosario (Via Milano) a Trezzano Rosa (Mi).
La preghiera sarà aperta a tutti coloro che desiderano condividere con l’Arcivescovo l’invocazione per il bene dell’acqua; le tre località – dislocate a ovest, sud, est nella Zona pastorale VI della Diocesi – potranno permettere ai fedeli di recarsi nelle chiese più vicine ai propri luoghi di residenza.
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