«La perdita di una persona cara ci pone di fronte a un momento particolarmente difficile, perché la morte segna la fine del pellegrinaggio terreno e determina un distacco doloroso dalle persone alle quali si vuole bene. Ma, grazie alla Pasqua di Cristo, noi crediamo che i nostri cari sono resi partecipi della Sua risurrezione e, come dice il libro della Sapienza, sono “nella pace”, “sono “nelle mani di Dio”».
È la premessa della «Preghiera consolatoria», un sussidio curato dal Servizio diocesano per la Liturgia per la preghiera in famiglia per un familiare o per un amico che ci ha lasciato.